1 - “Pensieridifinedianno” di Gesualdo Bufalino tratti dal volume curato da Guido Almansi "Perché odio i politici” – 1991, Mondadori Editore – riportati in «Il profetico Bufalino odiava la politica “tirchia e feroce”» di Daniela Ranieri pubblicato su “il Fatto Quotidiano” di ieri, 30 di dicembre 2022: (…). Odio? No. L’odio è una passione a suo modo eroica, non la sciuperei su bersagli di così povera specie. E se non odio, che altro sentimento?
"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi
sabato 31 dicembre 2022
giovedì 29 dicembre 2022
Memoriae. 31 Enzo Bianchi: «Non si può dimenticare, accanto al male che ci viene dalla natura, quello che è opera delle nostre mani».
“StoriedelNatale”. Ha scritto Tomaso Montanari – Storico dell’Arte, Rettore della “Università per gli Stranieri” di Siena - in “Le luci siamo noi” pubblicato sul settimanale “il Venerdì di Repubblica” del 23 di dicembre 2022:
mercoledì 28 dicembre 2022
Piccolegrandistorie. 38 «Pregarono così il proprio Dio, che è sempre stato lo stesso Dio, per quanto gli uomini si ostinino ad attribuirgli nomi diversi».
martedì 27 dicembre 2022
Piccolegrandistorie. 37 «"È impossibile". Lui guardò il cielo. "L'impossibilità è solo una possibilità che ancora non capisci"».
lunedì 26 dicembre 2022
Piccolegrandestorie. 36 Recalcati: «Nella ripetizione uniforme della vita che ci consuma, la nascita è quel taglio che riapre la vita alla vita».
"StoriedelNatale". Ha scritto Massimo Recalcati – che è psicoterapeuta – in “Continuare a rinascere” pubblicato sul quotidiano “la Repubblica” del 24 di dicembre 2022: (…). È anche un grande tema biblico: la salvezza si trova sempre in ciò che resta, in un "resto che ritornerà", come dichiara Isaia. Nel "giusto" Noè o nel piccolo Mosè salvati dalle acque, in Gesù risorto dal buio del sepolcro. Sono delle profonde immagini della nascita che si ripete attraverso la morte. Non a caso nella lingua ebraica la parola sheerìt, che significa resto, è composta dalle stesse lettere (reshìt) che significano "inizio". Perché, come ricordava Hannah Arendt, gli esseri umani non sono fatti per morire ma per nascere innumerevoli volte. Gli urti traumatici della pandemia e della guerra hanno mostrato il carattere tetro del potere della morte. (…). Ma festeggiare oggi il miracolo della natività significa riconoscere che la vita non si arrende a quel potere. Siamo responsabili anche della nostra nascita, diceva paradossalmente Sartre. Ma come è possibile esserlo? È necessario un "Sì!" anche per nascere. È necessario dire di "Sì!" alla vita per vivere. Questo significa che ogni volta che la vita dice "Sì!" alla vita, la vita può fare esperienza della nascita. (…). È quello che Nietzsche vede apparire nel mistero dell'eterno ritorno dell'eguale: è necessario dire un grande "Sì!" alla vita perché questo ritorno - la ripetizione inesorabile del tempo che ci divora - non appaia come un peso oppressivo, ma come l'esito di una nostra decisione, di una nostra volontà: "Sì! Voglio ancora nascere! Voglio ancora la vita nel suo splendore e nella sua atrocità! Voglio che si ripeta ancora, ancora come oggi e come tutto il tempo che è già avvenuto!". Il miracolo della nascita è, dunque, il miracolo del nuovo che accade nello stesso. Nella ripetizione uniforme della vita che ci consuma, la nascita è quel taglio che riapre la vita alla vita. È il "Sì!" che vince sul "No!". È l'affermazione che vince sulla tentazione, sempre in agguato, della negazione nichilista: "tutto è vano, tutto è inutile", diceva rassegnato l'indovino-Schopenhauer allo Zarathustra di Nietzsche. Il "Sì!" della nascita che si rinnova insiste nel mostrare che non tutto è morte, che la morte non è l'ultima parola sulla vita, che non tutto è vano, che non tutto è inutile. Lo sanno bene coloro che hanno ridato respiro ai malati di Covid, lo sanno bene i protagonisti eroici della resistenza ucraina che difendono la dignità della loro vita e la libertà della loro terra di fronte all'invasore, lo sanno bene le donne e il popolo iraniano che rivendicano il diritto di nascere di nuovo, finalmente liberi dall'oppressione di una Legge folle che agisce non in nome della vita ma in quello tetro della morte. Di seguito, “Il Natale prima del Natale” di Maurizio Bettini pubblicato sul quotidiano “la Repubblica” del 23 di dicembre ultimo:
domenica 25 dicembre 2022
Piccolegrandistorie. 35 Enzo Bianchi: «Una società segnata da un accentuato individualismo con tratti di narcisismo».
venerdì 23 dicembre 2022
Piccolegrandistorie. 34 «Buon Natale» le sussurrai baciandole la sommità della testa. «Buon Natale, Poe».
“StoriedelNatale”. Ha scritto Enzo Bianchi – fondatore e già priore della Comunità monastica di Bose – in “La speranza del Natale” pubblicato sul quotidiano “la Repubblica” del 19 di dicembre 2022: Nel sapiente e poetico testo di Antoine de Saint-Exupéry, la volpe dice al principe: “Ci vogliono i riti, ovvero ciò che rende un giorno diverso da altri giorni, un’ora diversa da altre ore”. Proprio per questo, ormai vicini al Natale, la festa più sentita e celebrata nel nostro occidente, nelle notti più lunghe dell’anno noi cerchiamo di rendere luminosi questi giorni con migliaia di luci che dovrebbero creare un’atmosfera “altra”, gioiosa, nelle nostre città e nelle nostre case. (…).
giovedì 22 dicembre 2022
Dell’essere. 64 Umberto Galimberti: «Se il mondo viene a noi senza che noi si debba uscire di casa noi non siamo più al mondo, ma solo consumatori del mondo in immagine».
“Vitesottratte”. Ha scritto la lettrice Z**** (lettera riportata sul settimanale “d” del quotidiano “la Repubblica” del 3 di settembre 2022): Sono cresciuta in un ambiente agreste, dove sono tornata con la nascita di mia figlia che oggi ha 9 anni. Molte sue coetanee non sanno fare le capriole, non sanno saltare un fossato, c'è chi addirittura non sa andare in bicicletta. Però hanno tutte il tablet e con esso sanno trovare casa a una tigre bianca spostando il dito sulla superficie di questo oggetto.
martedì 20 dicembre 2022
Dell’essere. 63 Umberto Galimberti: «Oggi c'è difficoltà a esprimere le nostre emozioni. Perché viviamo nell'età della tecnica».
sabato 17 dicembre 2022
Piccolegrandistorie. 33 Claudia de Lillo: «A un certo punto, puntuale come la tassa sui rifiuti, l'amore e l'influenza stagionale, il Natale arriva».
“StoriedelNatale”. Yeshu'a chi? “Un homeless di nome Gesù” è il titolo dello scritto di Tomaso Montanari – storico dell’arte, Rettore della “Università per gli Stranieri” di Siena - appena pubblicato sull’ultimo numero del settimanale “il Venerdì di Repubblica” del 9 di dicembre 2022:
venerdì 16 dicembre 2022
Eventi. 91 “Politica-Consapevolezza-Capacità”.
giovedì 15 dicembre 2022
Virusememorie. 100 Stefano Massini: «L'uomo regna, l'uomo dispone, l'uomo decide perfino se far piovere sul deserto. Ed è di questo dispotismo che raccogliamo i frutti».
Sopra. Serrastretta (Calabria). 31-10-2022 "C'è vita nella faggeta".
“Unviruschiamatouomo”. Ha scritto Evelina Santangelo in “Respiro” pubblicato sul settimanale “d” del quotidiano “la Repubblica” del 10 di dicembre 2022:
martedì 13 dicembre 2022
ItalianGothic. 21 Dario Vergassola: «Come in Mongolia, c'è il mistero del gregge che si muove da anni. Siamo noi elettori che ogni volta votiamo sperando che cambi qualcosa».
domenica 11 dicembre 2022
ItalianGothic. 20 «Ma a chi risale la presenza scenica meloniana?».
sabato 10 dicembre 2022
Virusememorie. 99 Jeremy Rifkin: «I virus continuano ad arrivare, il clima si sta surriscaldando e la terra si sta rinaturalizzando».
Serrastretta (Calabria). 31-10-2022 Sottobosco della "faggeta".
“Il racconto”. “La rabdomante” di Melania Mazzucco pubblicato sul periodico “Green&Blue” del 10 di novembre 2022:
martedì 6 dicembre 2022
Virusememorie. 98 Paolo Di Paolo: «Niente ha più rilievo del clima rispetto al semplice e miracoloso fatto di essere qui, di essere vivi».
lunedì 5 dicembre 2022
Piccolegrandistorie. 32 «La gente, in galera, cambia. Jack no. Jack era sceso fino in fondo, fino all’inferno».
domenica 4 dicembre 2022
Dell’essere. 62 Eraldo Affinati: «Don Lorenzo Milani ci ha insegnato: maestri autorevoli e amici affettuosi anche con i più fragili».
venerdì 2 dicembre 2022
Dell’essere. 61 Pavel Florenskij: «La lezione non è un viaggio su un tram, ma una passeggiata a piedi, perché per chi viaggia è importante camminare e non solo arrivare».
giovedì 1 dicembre 2022
ItalianGothic. 19 Corrias: «Desumiamo una tormentata adolescenza del signor ministro, benpensante, bullizzato da neri pensieri».
Ha scritto il politologo Carlo Galli in “Il complesso del ciclista” pubblicato ieri, 30 di novembre 2022, sul quotidiano “la Repubblica”:
mercoledì 30 novembre 2022
ItalianGothic. 18 Enrica Morlicchio: «Le critiche più ingenerose e intrise di disprezzo verso i poveri sul Reddito di cittadinanza sono arrivate dal Pd o da ex Pd».
martedì 29 novembre 2022
ItalianGothic. 17 Recalcati: «L'analfabetismo intellettuale che lo spinge a confondere umiliazione-umiltà con educazione appartiene ad una cultura della pedagogia autoritaria».
lunedì 28 novembre 2022
Dell’essere. 60 Teofilo di Antiochia: «Tu mi chiedi di mostrarti il Dio in cui credo, ma io ti mostrerò l'uomo in cui credo e se tu vorrai capirai il mio Dio».
domenica 27 novembre 2022
ItalianGothic. 16 V*T*: «Presidente Meloni, le racconto tutti i miei lavori di fannullona».
sabato 26 novembre 2022
ItalianGothic. 15 Bocchino Italo, quello «sempre lieto di ascoltarsi: “Per favore non mi interrompa!”».
venerdì 25 novembre 2022
ItalianGothic. 14 Daniela Ranieri: «Togliere il pane di bocca ai poveri e alle loro famiglie per meno di 800 milioni di risparmio (a fronte di 26 miliardi per la spesa militare, da aumentare)».
mercoledì 23 novembre 2022
Quellichelasinistra. 30 Roberto Casalini: «I poveri sono diventati invisibili, cani perduti senza collare».
martedì 22 novembre 2022
ItalianGothic. 13 «Poveri – anche assolutamente poveri – lavorando».
1: "Il denaro è l'unico vero strumento di libertà. I soldi servono a essere liberi. Mio padre mi ha insegnato che chi paga comanda, che pagare i propri conti vuol dire anche comandare" (Daniela Santanchè, ministro del governo Meloni).
lunedì 21 novembre 2022
domenica 20 novembre 2022
ItalianGothic. 12 «“Carico residuale”. L’escalation del sadismo ipocrita e strumentale del nuovo governo».
venerdì 18 novembre 2022
Quellichelasinistra. 29 Wlodek Goldkorn: «Il futuro anziché una promessa è diventato una minaccia. La società poi, da una società di classi è diventata di massa».
giovedì 17 novembre 2022
Virusememorie. 96 «Orso no. A orso basta mangiare bere dormire vagare. Morire. Uomo non vuole morire, per lui è punizione divina».
martedì 15 novembre 2022
Virusememorie. 95 Eraclito: «Questo cosmo, che è il medesimo per tutti, non lo fece nessuno degli dei né degli uomini ma sempre era».
lunedì 14 novembre 2022
ItalianGothic. 11 Furio Colombo: «Meloni ama tutto del prima. Ma non ha uno sguardo sul dopo. Se mai, disprezzo».
domenica 13 novembre 2022
ItalianGothic. 10 Filippo Ceccarelli: «La società degli spettacoli, la dittatura del marketing, il culto della performance, l'odierno tribalismo con i suoi totem».
sabato 12 novembre 2022
ItalianGothic. 09 Michele Serra: «Non riesco a immaginare che alcunché di peggiore, di più volgare e mortificante, possa toccarci in sorte. Sì, Meloni mi fa meno paura di Berlusconi».
venerdì 11 novembre 2022
Piccolegrandistorie. 31 Elena Stancanelli: «Manca sempre qualcosa in questo Paese per riuscire a portare a termine le imprese che il coraggio di qualcuno ha reso possibili».
mercoledì 9 novembre 2022
Lamemoriadeigiornipassati. 35 Liliana Segre: «Nel giro di pochi anni la Shoah sarà trattata in un rigo nei libri di storia, poi non ci sarà più neanche quello».
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno popolo serrato intorno al monumento che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA.
Come possiamo guardare, oggi, quella lapide? Con che coraggio? Oggi che chi è sempre rimasto fedele alla fiamma nera degli alleati italiani di Kesselring, torna a governare l'Italia? Dov'è, oggi, quella lingua, alta e coraggiosa, che chiamava le cose con il loro nome, e invocava per sempre la resistenza contro ogni fascismo? Oggi un coro di servo encomio soffoca le poche voci rimaste fedeli. Ma - è stato scritto - se noi taceremo, grideranno le pietre...
lunedì 7 novembre 2022
Capitalismoedemocrazia.76 Umberto Galimberti: «La categoria della crescita non è solo un fatto economico, ma è diventata una forma mentis, uno stato d'animo, un rimedio all'angoscia».
Ha scritto Massimo Cacciari in “Opposizione divisa e senza radici” pubblicato sul settimanale “L’Espresso” del 30 di ottobre 2022:
sabato 5 novembre 2022
Capitalismoedemocrazia. 75 Francesco Silos Labini: «La meritocrazia è un sistema che fa emergere la casta degli autoproclamati “migliori” e che ne consolida il potere».
giovedì 3 novembre 2022
ItalianGothic. 08 Gustavo Zagrebelsky: «La Costituzione immagina, come condizione ideale, una massa d'individui passivi, marionette mosse dai fili tenuti in mano dal burattinaio-legislatore?».
martedì 1 novembre 2022
ItalianGothic. 07 Padmé Amidala: «È così che muore la libertà: sotto scroscianti applausi».
martedì 25 ottobre 2022
Dell’essere. 59 Platone: «La mente non si apre se prima non si è aperto il cuore».
lunedì 24 ottobre 2022
Dell’essere. 58 Enzo Bianchi: «Nell’educazione dei giovani sarebbe opportuno non offrire “tutto”, ma insegnare a ordinare il desiderio e a scegliere».
domenica 23 ottobre 2022
Dell’essere. 57 Dietrich Bonhoeffer: «Per il bene la stupidità è un nemico più pericoloso della malvagità».
A lato. "Procida", acquerello (2022) di Anna Fiore.
“Spicilegio”. Ha scritto Paulo Coelho in “Il diavolo e la signorina Prym”: (…). Il bene e il male hanno la stessa faccia. Tutto dipende dal momento in cui attraversano il cammino di ogni essere umano. (…). Di seguito, “Il senso di responsabilità” di Enzo Bianchi – già priore della Comunità Monastica di Bose – pubblicato sul quotidiano “la Repubblica” del 3 di ottobre 2022: L'emergenza dovuta alla pandemia che ha ristretto il campo della nostra osservazione, la preoccupazione per la guerra ai confini dell'Europa - una guerra tra Russia e Occidente, come si è subito rivelata -, le difficoltà dovute alla recessione economica che stiamo attraversando ci hanno impedito di leggere ciò che stiamo vivendo nel quotidiano a livello individuale e sociale. Ma se si cerca di farne una lettura formulandone un giudizio ci rendiamo subito conto che l'involgarimento del gusto, l'imbarbarimento dei modi, la mediocrità e la rozzezza (quest'ultima chiamata da Robert Musil "prassi della stupidità") pervadono ogni ambiente della nostra società. Il clima in cui viviamo è ormai per molti di noi un'insostenibile pesantezza, perché deteriora e compromette la qualità della vita personale e collettiva, l'"io" e il "noi". A questo appiattimento acritico su modelli spesso importati, a una cultura segnata da competitività, aggressività, negazione del diverso, sembra non sia possibile reagire efficacemente in campo educativo, per cui l'involgarimento è dilagante. Sappiamo elencare le crisi che stiamo attraversando, ma forse alla radice di molte di queste dovremmo riconoscerne una: la crisi del senso di responsabilità. Essere responsabili significa tenere costantemente presente il volto dell'altro, degli altri, perché il volto sempre si volge a me con una domanda, un'attesa, la richiesta implicita di una risposta che è la prima forma di responsabilità. Ma per arrivare a possedere il senso di responsabilità occorre resistere all'esproprio dell'interiorità, tentata dalla dominante colonizzazione della cultura di massa, sempre più tecnicizzata. Senza una vita interiore in cui possano sorgere le domande chi mai potrà tentare vie di libertà? Anche l'educazione come potrebbe avvenire in modo fecondo senza la formazione dello spirito o della vita interiore? Troppo scarsa è l'attenzione che si dedica alla preparazione alla vita, alla formazione del carattere, all'esercizio del pensare e del discernere, e va anche denunciato come sia mancata una trasmissione da parte di quelli che dovevano essere "trasfusori di memoria". Abbiamo avuto invece dei rottamatori che ci hanno lasciato solo rovine, e ora il panorama si presenta desertificato. È soprattutto nella vita della polis che si mostra il senso di responsabilità che impedisce il regnare della demissione. Sì, la demissione di fatto non può essere chiamata con altro nome che con quello di "stupidità". Scrive Dietrich Bonhoeffer nelle lettere dal carcere: "Per il bene la stupidità è un nemico più pericoloso della malvagità. Contro il male è possibile protestare, ci si può compromettere, in caso di necessità ci si può opporre con la forza... ma contro la stupidità non abbiamo difese... in determinate circostanze gli uomini vengono resi stupidi, o si lasciano rendere tali. Il potere di alcuni richiede la stupidità degli altri". Parole che dicono l'urgenza di opporre resistenza, di impegnarsi in una vita interiore, per essere dotati del senso di responsabilità.