"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi

"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi
"Il bruco" (2017). Nikon Coolpix P900. Foto macro. Stato larvale della falena diurna "Macroglossum stellatarum" volgarmente detta "sfinge colibrì".

lunedì 31 luglio 2023

Dell’essere. 96 Umberto Galimberti: «La fraternità non ha trovato applicazione, ma da noi ha subìto un’ulteriore limitazione nella logica dell’appartenenza».


“Cantico delle creature”
(Francesco d'Assisi).

Altissimu, onnipotente, bon Signore,

tue so' le laude, la gloria e 'honore et onne benedictione.

Ad te solo, Altissimo, se konfàno

et nullu homo ène dignu te mentovare.

sabato 29 luglio 2023

MadreTerra. 14 Vite “diseducate” alla Natura.


Ha scritto Enzo Bianchi in “Gustare il silenzio” pubblicato sul quotidiano “la Repubblica” del 24 di luglio 2023: (…). Se le vacanze sono occasione di alterità, possibilità di comportarsi altrimenti rispetto alla routine dei giorni, allora anche la ricerca di tempi e luoghi silenziosi ha senso: si tratta di tralasciare sia di ascoltare sia di dire le troppe parole che riempiono abitualmente le nostre giornate.

venerdì 28 luglio 2023

Piccolegrandistorie. 49 «Il dilemma dell’attrice geniale».


“Io Oscar Wilde”. Racconto pubblicato sul settimanale “Robinson” del quotidiano “la Repubblica” del 22 di aprile 2023: Ci fu, un tempo, una grande attrice.

giovedì 27 luglio 2023

Memoriae. 67 Anna Maria Ortese: «La città involontaria».


Da “Italica” – alle pagine 198/200 – di Giacomo Papi: (…). Nel triennio 1946-1948 nacque più di un milione di bambini all'anno, di cui circa 300 mila illegittimi, e cominciò a calare la mortalità infantile: dai 101 mila morti prima di compiere un anno del 1943 ai 58 mila del 1950.

martedì 25 luglio 2023

Dell’essere. 95 Umberto Galimberti: «Da dove nasce l'illusione della libertà che tanto ci sta a cuore? Nasce dal bisogno delle religioni e delle società».

Ha scritto Umberto Galimberti in “Il conflitto tra identità e libertà” pubblicato sul settimanale “d” del quotidiano “la Repubblica” del 4 di febbraio 2023: Quando dico che l'identità è un dono sociale intendo dire che si costruisce grazie ai riconoscimenti che ci giungono dagli altri.

lunedì 24 luglio 2023

MadreTerra. 13 Ezio Mauro: «Il grande oggetto smarrito di questi anni è il bene comune».


Ha scritto Tomaso Montanari in «“Fate chiasso”, dice Francesco. Invece il Vaticano li punisce» pubblicato su “il Fatto Quotidiano” di oggi, lunedì 24 di luglio 2023: In questi giorni terribili – giorni in cui viviamo un caldo che non ci affligge solo per la sua forza, non così ignota all’Italia, ma perché lo sappiamo esser parte di una estremizzazione del clima che annuncia una catastrofe imminente – siamo forse nella condizione più adatta per meditare sulle proteste dei militanti di Ultima generazione.

domenica 23 luglio 2023

Memoriae. 66 Michele Serra: «Non siamo mai stati un popolo a misura dei nostri valori costituzionali, magnifico dono di una minoranza ispirata, colta».


«23 di luglio dell’anno 1993: si avviava la “fine” della DC e di un pezzo di italica Storia». Da “Ultim’ora mettiamoci una croce sopra”, testo di Concetto Vecchio pubblicato sul settimanale “il Venerdì di Repubblica” di venerdì 21 di luglio 2023:"Che Dio ti aiuti, Mino”.

sabato 22 luglio 2023

Memoriae. 65 Giacomo Papi: «La Seconda guerra mondiale era finita come la Prima, con la paura dei comunisti».


Ha scritto Giacomo Papi alle pagine 190/192 di “Italica”: (…). La Seconda guerra mondiale era finita come la Prima, con la paura dei comunisti. Le Brigate Garibaldi e Matteotti avevano ridato forza alla speranza nella rivoluzione. Nelle fabbriche gli operai pretendevano di prendere parte alle decisioni, nelle campagne i contadini occupavano le terre incolte. Rispetto al 1938 i consumi erano crollati del 40 per cento, c'era rabbia e fame. Nel gennaio 1946, su pressione degli industriali, fu sospeso il blocco dei licenziamenti e 240 mila operai, il 13 per cento degli occupati delle industrie del Nord, si ritrovarono senza lavoro. Intanto, i partiti che avevano combattuto la Resistenza dovevano ridare una forma allo Stato, in una società che cambiava. Il 2 e 3 giugno 1946, per la prima volta, votarono tutti, anche le donne. A porre la questione era stato il PCI, ma la DC era stata subito d'accordo perché il papa si era espresso a favore e perché a riempire le chiese erano soprattutto le donne. Per questo liberali, azionisti e repubblicani votarono contro. Il 30 gennaio 1945, ancor prima che la guerra finisse, «Umberto di Savoia, Principe di Piemonte, Luogotenente Generale del Regno» emanò il decreto legislativo luogotenenziale n. 23 che conferiva il diritto di voto alle italiane con più di ventun anni. Le uniche a cui fu negato furono le donne schedate che esercitavano «il meretricio fuori dei locali autorizzati». Per non lasciare segni sulla scheda e invalidarla, il «Corriere della Sera» consigliò di andare a votare senza rossetto.

venerdì 21 luglio 2023

Dell’essere. 94 Italo Calvino: «L'identità di gruppo è definita rispetto a chi non s'identifica col gruppo, cioè il resto dell'umanità».


Ha scritto Italo Calvino in “Cosa vuol dire avere un’identità” pubblicato nell’anno 1977 sulla rivista “Civiltà delle macchine”  e riportato sul quotidiano “la Repubblica” – nella ricorrenza del centenario della nascita dello Scrittore – del 20 di aprile 2023: Dell'identità si parla molto oggi come d'un valore che deve essere continuamente affermato, garantito contro la minaccia di perderlo, sia in senso individuale che in senso di gruppo: identità personale o identità nazionale etnica linguistica ecc.

giovedì 20 luglio 2023

Dell’essere. 93 Karen Armstrong: «Dobbiamo impegnarci a sentire di nuovo la musica della natura. Non c'è più tempo».

     Sopra. Serrastretta, 31 di ottobre dell'anno 2022. "C'è vita nella faggeta"

Ha scritto Michele Serra in “La rivoluzione dei figli” pubblicato sul quotidiano “la Repubblica” di oggi, giovedì 20 di luglio 2023: Il riscaldamento climatico è una questione politica – (…) – perché mette in discussione radicalmente i nostri comportamenti sociali e la nostra maniera di produrre beni e di consumarli.

mercoledì 19 luglio 2023

Memoriae. 64 Giacomo Papi: «La guerra divide l'umanità in amici e nemici, vincitori e vinti, vittime e carnefici, assassini e assassinati. Per questo è il contrario di umanità».

Ha scritto Giacomo Papi in “Italica” – alle pagine 179/181 -: (…). La guerra divide l'umanità in amici e nemici, vincitori e vinti, vittime e carnefici, assassini e assassinati. Per questo è il contrario di umanità. Anche chi vorrebbe starne fuori, i pacifici, gli imboscati, i vigliacchi, è attraversato dalla furia divaricatrice delle armi. Della resistenza in Val Trebbia faceva parte in quegli stessi anni il poeta Giorgio Caproni, che fino al 1943 era stato il maestro elementare di Loco di Rovegno, qualche decina di chilometri più a sud.

martedì 18 luglio 2023

MadreTerra. 12 Michele Serra: «C’è una ragione “religiosa” non detta, nel negazionismo delle destre mondiali sulla questione climatica e ambientale. L’idea sottesa è che “Dio provvederà”».


Ha scritto Michele Serra in “Clima, le destre sorde” pubblicato sul quotidiano “la Repubblica” di oggi, martedì 18 di luglio 2023: (…). Va detto, a monte di qualunque polemica politica, che vi è un indubitabile riscontro scientifico all’idea che l’uomo, per altro vicino ai dieci miliardi di viventi, sia la prima causa del surriscaldamento del pianeta.

lunedì 17 luglio 2023

Lamemoriadeigiornipassati. 39 Alba Parietti: «Mancherà soprattutto a chi non la pensava come lui».


Il 17 di luglio dell’anno 2019 Andrea Camilleri ci lasciava. Per ricordarLo.

“Il Cavaliere e la morte”, favoletta politicamente scorretta di Andrea Camilleri, ove si narra che anche nel momento supremo di ogni vita non mancò all’egoarca di Arcore di vedere rosso profondo, come in tutti gli altri tempi suoi, e di apostrofare la “livella” rigeneratrice della vita al modo suo. Aveva ben capito un suo attento osservatore, quell’Indro Montanelli indimenticato, che parlando dell’egoarca e della sua maniacale ricerca di non deludere mai gli astanti, da gran piazzista qual è stato, ebbe a scrivere: “(…). Berlusconi è il più grande piazzista del mondo. Se un giorno si mettesse a produrre vasi da notte, farebbe scappare la voglia di urinare a tutt’Italia (…)”. (15 di febbraio dell’anno 2001 n.d.r.).

domenica 16 luglio 2023

Capitalismoedemocrazia. 77 Isaia Sales: «L’Italia non conosce sé stessa e non la vuole affatto conoscere: la cecità sociale è uno dei mali più ricorrenti delle nostre classi dirigenti».


Ha scritto Michele Serra in “Il massimo discrimine” pubblicato sul quotidiano “la Repubblica” del 23 di giugno 2023: (…). La demagogia e i giudizi faciloni vanno accuratamente evitati. Inevitabile, invece, è la constatazione che il massimo discrimine tra gli esseri umani sia a tutt’oggi quello costituito dalle condizioni economiche.

sabato 15 luglio 2023

Memoriae. 63 Melania Mazzucco: «Solo un paese plurale non invecchia, e non muore mai».


Ha scritto Silvia Truzzi in “Migranti e lavoro: parlano male e pensano peggio” pubblicato su “il Fatto Quotidiano” del 20 di aprile 2023: (…). Lavoro, diritti umani e povertà (solo per fare qualche esempio) sono, nelle dichiarazioni di chi ci governa e nel discorso pubblico più in generale, una mera questione numerica e di funzionalità. Serve manodopera? Prendiamo i poveri del Venezuela, che hanno fame, sono cristiani e più simili a noi (sono anche meno colorati di altri).

mercoledì 12 luglio 2023

Piccolegrandistorie. 48 Elena Stancanelli: «Ricominciamo dal mare, dai pesci, dagli uomini e le donne sui barconi, ricominciamo dal Mediterraneo a prenderci cura del mondo».


Ha scritto Ray Banhoff in “Quel miraggio di una giornata di quasi estate” pubblicato sul settimanale “L’Espresso” del 4 di giugno 2023: Eccola, un'altra estate in cui aspettiamo di lavarci le colpe nelle acque del mare e spurgare i problemi sudando e abbronzandoci. Un'altra estate di canicola e uffici con l'aria condizionata a palla, di gente che lavora in pantaloncini e suda nel traffico. Il prezzo della benzina vola sempre altissimo, le bollette non danno tregua, le partite Iva si apprestano a versare contributi sulla base di ciò che hanno guadagnato quest'anno, ma senza alcuna certezza su quello che guadagneranno il prossimo, la scuola sta per finire. C'è troppo caldo, troppa voglia di evadere per preoccuparsi davvero dei problemi seri. E poi c'è l'incantesimo della lentezza che sta per sopraggiungere. L'estate uniforma Nord e Sud in un territorio di stanze afose e negozi chiusi in pausa pranzo, di ventagli che sventolano, di uomini e donne in ciabatte e borsello che cercano l'ombra per la siesta, di turisti che scandiscono «do you speak english» e il barista smarronato che ti chiede «icché ha detto?».

martedì 11 luglio 2023

Memoriae. 62 Michele Serra: «La Nato, agli occhi del mondo, è America, e tutti gli altri suoi membri sono solamente un corollario dell'America».


Ha scritto Michele Serra in “Una cosa è l’Europa un’altra è l’America” pubblicato sul settimanale “il Venerdì di Repubblica” del 24 di marzo 2023: (…), stare dalla parte giusta è importante. Anzi: è indispensabile. Ma stare dalla parte giusta rischia di essere una pura dichiarazione di principio, e di avere lo stesso sapore nobilmente generico del pacifismo astratto.

domenica 9 luglio 2023

Memoriae. 61 La guerra è un’infamia. Sempre.


Ha scritto Luigi Manconi in “Separarsi per l’Ucraina” pubblicato sul quotidiano “la Repubblica” di oggi, domenica 9 di luglio 2023: (…). …questa abitudine alla guerra, (…) mi sembra un segnale distintivo del tempo presente.

sabato 8 luglio 2023

Dell’essere. 92 Adam Gopnik: «Perdendoci in un'azione che ci assorbe completamente, diventiamo noi stessi».


(…). “Che cosa vale la pena di essere insegnato?”, si chiedeva Reboul. “Ciò che libera e ciò che unisce”, rispondeva. Quello che libera le vocazioni e nutre le intelligenze. Educare è portare al bivio, indicare le strade, non scegliere al posto dell’allievo. L’insegnamento indica la strada e il viaggio – (…) – ma la visione deve essere di colui che apprende. Se l’educazione è un viaggio, se la vita stessa è un viaggio fatto di incontri, l’incontro con un maestro è una tappa decisiva. Ma un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre ma – (…) – avere un occhio nuovo. E questo è o un dono di natura oppure una conquista personale. Tratto da “Essere insegnanti, divenire maestri” di Raniero Regni, pubblicato sulla rivista “School in Europe”.