"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi

"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi
"Il bruco" (2017). Nikon Coolpix P900. Foto macro. Stato larvale della falena diurna "Macroglossum stellatarum" volgarmente detta "sfinge colibrì".

lunedì 31 luglio 2023

Dell’essere. 96 Umberto Galimberti: «La fraternità non ha trovato applicazione, ma da noi ha subìto un’ulteriore limitazione nella logica dell’appartenenza».


“Cantico delle creature”
(Francesco d'Assisi).

Altissimu, onnipotente, bon Signore,

tue so' le laude, la gloria e 'honore et onne benedictione.

Ad te solo, Altissimo, se konfàno

et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature,

spetialmente messor lo frate sole,

lo qual è iorno, et allumini noi per lui.

Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore,

de te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle,

in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si', mi' Signore, per frate vento

et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,

per lo quale a le tue creature dài sustentamento.

Laudato si', mi' Signore, per sor'aqua,

la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si', mi' Signore, per frate focu,

per lo quale ennallumini la nocte,

et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra,

la quale ne sustenta et governa,

et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore,

et sostengo infirmitate et tribulatione.

Beati quelli che 'l sosterrano in pace,

ca da te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si' mi' Signore per sora nostra morte corporale,

da la quale nullu homo vivente pò scappare:

guai a quelli che morrano ne le peccata mortali;

beati quelli che trovarà ne le tue santissime voluntati,

ka la morte secunda no 'l farrà male.

Laudate et benedicete mi' Signore' et ringratiate

et serviateli cum grande humilitate.

Ha scritto Umberto Galimberti in “La fraternità” pubblicato sull’ultimo numero del settimanale “d” – del 29 di luglio 2023 – del quotidiano “la Repubblica”: La  morale  di  Kant,  la  più  rigorosa  tra  quelle  che  incontriamo  nella  storia  della  filosofia,  limita  il  rispetto  al  mondo  umano escludendo che lo si possa estendere al mondo vegetale e animale, perché, a suo dire: "Il rispetto si riferisce a persone, mai a cose, Le cose possono suscitare in noi inclinazione (Neigung) e, se sono animali (per esempio cavalli, cani, ecc.) perfino amore (Liebe), o anche paura (Furcht) come il mare, un vulcano, una bestia feroce, ma mai rispetto". Questa formula forse andava bene al suo tempo quando la Terra era abitata da 800 milioni di uomini, ma oggi che ci avviciniamo agli 8 miliardi e, sotto il dominio della tecnica, percepiamo la Terra come "materia prima", non dobbiamo portare rispetto anche all'aria che respiriamo, all'acqua che beviamo, e in generale alla flora, alla fauna, all'atmosfera, alla biosfera? Che sia questo il senso profondo del Cantico delle creature di Francesco d'Assisi che chiama "fratello" o "sorella" l'acqua, l'aria, la pioggia, il sole, la luna, le piante, gli animali, estendendo la fratellanza non solo alla comunità degli uomini, ma a tutte le creature, ognuna delle quali garantisce la vita alle altre, dal momento che, come fisici e biologi ci riferiscono, tutte sono reciprocamente connesse? Quanto alla fraternità, dopo essere stata enunciata dal cristianesimo ed essersi in seguito persa per strada, è stata ripresa dall'Illuminismo francese quando ha proclamato Liberté, Égalité, Fraternité. La libertà e l'uguaglianza hanno trovato la loro espressione: la prima nella liberal-democrazia e la seconda nella social-democrazia - che si sono divise l'orizzonte politico - mentre la fraternità non solo non ha trovato applicazione, ma da noi ha subìto un’ulteriore limitazione nella logica dell’appartenenza". Che ha determinato due restrizioni: la prima col "nazionalismo", che non ha consentito alla fratellanza di estendersi fuori dalla nazione, la seconda con la logica della "classe", che pur rivendicando la transnazionalità limitava la fratellanza a quanti appartenevano alla stessa classe. In più se da un lato la fratellanza appare come l'unica condizione che consente l'inclusione delle differenze culturali, dall'altro, e forse proprio per questo, confligge con la pretesa universalistica con cui l'Occidente ha imposto alle altre culture il proprio modello, iscrivendo in tal modo anche la fratellanza net modello etnocentrico. Tale modello non è universalizzabile, perché ogni cultura dispone di parametri propri, di una propria gerarchia di valori, di simbolismi specifici, di tradizioni, di linguaggi che sono alla base delle rispettive etiche, le quali presiedono comportamenti e relazioni sociali che danno a ciascuna cultura la propria identità e la propria appartenenza che, come sappiamo, sono valori irrinunciabili. Abbiamo dovuto attendere gli antropologi di fine Ottocento e primo Novecento per venire a sapere quanta storia ci sia nelle genti che la memoria egemone dell'Occidente ha sempre considerato senza storia, perché ai suoi occhi sono senza storia tutte le memorie di quei popoli che non sono funzionali alla narrazione custodita dalla sua memoria e, in quanto non integrabili, sono da respingere nell'irrilevanza o nell'insignificanza. Ma come scrive Ernesto Balducci ne La terra del tramonto (ed. Cultura della Pace), oggi c'è un fatto nuovo: "Il sistema delle amnesie funzionali al dominio si sta disgregando e le memorie sommerse stanno ritagliando, dentro l'arazzo della memoria egemone, il loro orizzonte particolare. È l'antistoria che si vendica della storia, sono i grandi silenzi che prendono la parola". Chissà se in questa contaminazione di storie ci riconosceremo fratelli.

P.S. “Cantico delle creature” (parafrasi).

Altissimo, onnipotente, buon Signore,

tue sono le lodi, la gloria e l'onore e ogni benedizione.

A te solo, Altissimo, si confanno

e nessun uomo è degno di ricordarti.

Laudato sii, mio Signore, con tutte le tue creature,

specialmente messèr fratello sole,

il quale diffonde la luce del sole, e tu ci illumini per mezzo suo,

e lui è bello, raggiante con gran splendore;

di te, Altissimo, reca il significato.

Lodato sii, mio Signore, per sorella luna e le stelle;

le hai formate in cielo chiare e preziose e belle.

Lodato sii, mio Signore, per fratello vento,

e per ogni movimento del vento, per il nuvolo, il sereno e ogni tempo

per il quale alle tue creature dà il sostegno.

Lodato sii, mio Signore, per sorella acqua,

che è molto utile, umile, preziosa e casta.

Lodato sii, mio Signore, per fratello fuoco,

per il quale illumini la notte,

ed egli è bello, giocoso, robusto e forte.

Lodato sii, mio Signore, per sorella nostra madre terra,

la quale ci sostenta e governa,

e produce diversi frutti, con fiori colorati e erba.

Lodato sii, mio Signore, per quelli che perdonano grazie al tuo amore,

e sostengono malattie e guai.

Beati quelli che sopporteranno in pace,

che da te, Altissimo, saranno ricompensati.

Lodato sii, mio Signore, per nostra sorella morte corporale,

dalla quale nessun uomo che viva può scappare.

Guai a quelli che morranno in peccato mortale;

beati quelli che troverà nelle tue santissime volontà;

che la seconda morte non gli farà male.

Lodate e benedicete il mio Signore e ringraziate,

e servitelo con grande umiltà.

1 commento:

  1. "Grazie per questo insuperabile post che invita a riflettere sul meraviglioso messaggio di San Francesco d'Assisi e sulla grande benevolenza e rispetto che egli ebbe verso tutte le creature. È un messaggio che ci indica la via della semplicità, dell' essenzialità, della fraternità e dell'amore, nella gioiosa accettazione di tutti gli aspetti della vita umana, compresi la malattia, il dolore e la morte. Il suo è un amore totale che nasce da un'unione perfetta e ideale con tutti gli esseri viventi dell' universo! "La vita di ogni essere vivente è sacra e bisogna averne il massimo rispetto". (Albert Schweitzer). "Il rispetto è un atto d'amore". (Sebastiano Di Campli). "Se uno perde il suo rispetto per qualsiasi forma di vita, egli perderà il rispetto per tutte le forme di vita". (Albert Schweitzer). "Che bello sarebbe se la gente di ogni dove nel mondo si fermasse un solo minuto per inchinarsi alla Terra e chiederle perdono". (Silvia Zoncheddu). "Imparare il rispetto dell'ambiente e la difesa degli animali è il più bel dono che le future generazioni possano ricevere". (Rinaldo Sidoli). Grazie ancora, carissimo Aldo, e buona continuazione.

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