"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi
giovedì 31 marzo 2022
Doveravatetutti. 22 Donatella Di Cesare: «La libertà di pensiero è il diritto alla complessità. Anche il diritto di comprendere il male».
mercoledì 30 marzo 2022
Doveravatetutti. 21 I morti delle Fosse Ardeatine: «"Qui fummo trucidati, vittime di un sacrificio orrendo. Dal nostro sacrificio sorga una patria migliore, e duratura pace tra i popoli"».
“Doveravatetutti”, come dire “tutti noi”, poiché, per dirla con José Saramago - in “Cecità” - “i buoni e i cattivi risultati delle nostre parole e delle nostre azioni si vanno distribuendo, presumibilmente in modo alquanto uniforme ed equilibrato, in tutti i giorni del futuro, compresi quelli, infiniti, in cui non saremo più qui per poterlo confermare, per congratularci o chiedere perdono”.
martedì 29 marzo 2022
Notiziedalbelpaese. 58 «La barbarie regna tra di noi qui, nella nostra convivenza, e certo non delinea un orizzonte di pace per il futuro».
lunedì 28 marzo 2022
Memoriae. 25 Galina Timcenko: «La persecuzione del libero pensiero è iniziata a Mosca molto prima della guerra, perché serviva a preparare la guerra».
domenica 27 marzo 2022
Eventi. 53 «In guerra vale tutto, sangue e merda non sono più una metafora».
sabato 26 marzo 2022
Dell’essere. 33 Enzo Bianchi: «Una rivoluzione inedita quella dell’ascolto, a tutti i livelli per una convivenza più umana e più bella».
giovedì 24 marzo 2022
Piccolegrandistorie. 14 «Putin sogna una Russia “zarista”».
mercoledì 23 marzo 2022
Dell’essere. 32 «Il metropolita di Kiev Onuphrij: "Non c'è un nemico da distruggere, ma un fratello che non abbiamo il diritto di uccidere"».
martedì 22 marzo 2022
Doveravatetutti. 20 Sergei Pugachev: «Quando Macron chiama Putin per la venticinquesima volta per convincerlo a smetterla di uccidere dei bambini è ridicolo».
In alto. Noto "statista" italico grande estimatore di Putin.
Ha scritto Diego Bianchi in “Mai troppo tardi” pubblicato sul settimanale “il Venerdì di Repubblica” del 18 di marzo ultimo: (…). E pensare che solo una decina di giorni prima ero proprio lì, nel luogo consapevolmente scelto da Salvini per fare una delle più colossali figure di merda (non so come altrimenti definire ciò che nessun eufemismo potrebbe rendere in maniera altrettanto efficace ma soprattutto corretta e intellettualmente onesta) fatte da un politico nella storia contemporanea, perlomeno quella dell'era dei social. Il sindaco l'avevo visto, in tenuta militare, nella stanza da dove coordinava le attività nella stazione di Przemysl, snodo ferroviario punto di arrivo da due settimane di centinaia di migliaia di profughi in fuga dall'Ucraina. Era molto indaffarato e non l'avevo intervistato, comunque immaginando le sue risposte e i suoi distinguo sull'accoglienza polacca (ed europea) di oggi e i respingimenti polacchi (ed europei) di ieri.
lunedì 21 marzo 2022
Lavitadeglialtri. 20 Dmitrij Muratov: «Le autorità russe non hanno solo invaso l'Ucraina; hanno anche invaso e distrutto la vita dei giovani russi».
sabato 19 marzo 2022
Lavitadeglialtri. 19 «Mio padre è russo, mia madre è ucraina. E sono felice che siano già morti e che non abbiano dovuto vivere questa mostruosa tragedia».
A lato. "Murale" visto in una strada di Roma.
Ha scritto lo psicoterapeuta Massimo Recalcati in “Le incrostazioni dei né né” pubblicato sul quotidiano “la Repubblica” di oggi, sabato 19 di marzo 2022:
venerdì 18 marzo 2022
Paginedaleggere. 100 Franco Cardini: «Mettere i baffetti di Hitler o i baffoni di Stalin addosso all’uno o all’altro cattivo di turno non serve a capire».
giovedì 17 marzo 2022
Lavitadeglialtri. 18 «È a loro che per prime dovremmo dare la parola: alle badanti ucraine».
mercoledì 16 marzo 2022
Lavitadeglialtri. 17 Edith Bruck: «Io non credo nell'uomo. La sua è una storia malvagia iniziata con Caino e Abele e arrivata fino alla bomba atomica».
martedì 15 marzo 2022
Paginedaleggere. 99 «Può davvero esistere una “guerra giusta”?».
Ha scritto Tomaso Montanari in “Trittico contro la guerra” sull’irrisolto, sempiterno problema della cosiddetta “guerra giusta”, pubblicato sul settimanale “il Venerdì di Repubblica” dell’11 di marzo 2022: Può davvero esistere una "guerra giusta"? Bisogna distinguere, certo. La nostra saggia Costituzione dice che «la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino». Ma non è forse ancora più saggio pensare che «la nostra patria non si misura a frontiere e cannoni, ma coincide col nostro mondo morale e con la patria di tutti gli uomini liberi» (Carlo Rosselli)? La guerra di liberazione, la guerra dei partigiani contro i nazisti e i fascisti fu doverosa, indispensabile, inevitabile. Giusta, perché dei giusti combattevano contro degli ingiusti. Ma davvero, anche in questo caso estremo e indiscutibile, siamo disposti a usare con leggerezza l’astratta espressione «guerra giusta»? Cosa c’è di giusto nella concretezza della guerra?
lunedì 14 marzo 2022
Lavitadeglialtri. 16 «Il teologo Don Severino Dianich: "Penso a Bertolt Brecht: beato il popolo che non ha bisogno di eroi"».
Contesta la resistenza di un popolo aggredito? “Credo che l’esaltazione della patria e dell’indipendenza nazionale come valore assoluto, da difendere anche attraverso un massacro e il sacrificio di vite umane, sia una piaga del nazionalismo dell’800. Bisogna trovare un equilibrio tra il valore dell’indipendenza di un popolo, che è innegabile, e il prezzo da pagare in vite umane per rivendicare quel valore”.
Chi può stabilirlo? “Credo che il passaggio dall’indipendenza nazionale a una forma di dipendenza non sia sempre uguale. Ci sono dipendenze distruttive, umilianti per il popolo che le subisce, e altre in cui la dipendenza – negativa in via di principio – può evitare il massacro di centinaia di vite”.
Si può negare il sentimento collettivo del popolo ucraino e il suo diritto all’indipendenza? “Dal punto di vista etnico e culturale è difficile negare che ci sia una vicinanza tra la popolazione ucraina e quella russa. Io vengo da Fiume, la mia famiglia è fuggita dal regime di Tito. Quella fuga per qualcuno fu ispirata anche dal senso nazionale: volevano restare italiani. Ma la maggioranza della popolazione è venuta via per fuggire da un regime oppressivo e dalla fame”.
domenica 13 marzo 2022
Piccolegrandistorie. 13 «I nostri animali ci avvicinano agli altri, e ci rendono umani. Sono loro i nostri corridoi umanitari».
Allora li vedevo all’osteria:
ereno una ventina e tutt’eguale,
uniti ner medesimo ideale
pe’ demolì la grassa borghesia.
Ma poi Checchino aperse un’aggenzia,
Pio diventò padrone d’un locale,
Giggetto fece un zompo ar Quirinale,
uno annò fora e un antro scappò via…
Mó so’ rimasti in tre: ma puro adesso,
co’ tutto ch’er partito sta abbacchiato,
la sera se riunischeno lo stesso.
Defatti l’antro jeri protestorno
contro la guerra, doppo avé votato
un litro asciutto e un ordine der giorno.
Di seguito, “L’amore degli animali in tempo di guerra” di Serenella Iovino, pubblicato sul quotidiano “la Repubblica” di ieri, sabato 12 di marzo 2022:
sabato 12 marzo 2022
Piccolegrandistorie. 12 «Anna Politkovskaja? Tutto dimenticato. Meglio sorseggiare aperitivi, guardare Netflix».
venerdì 11 marzo 2022
Paginedaleggere. 98 «La guerra può capitare a chiunque, la guerra non dovrebbe capitare a nessuno».
mercoledì 9 marzo 2022
Paginedaleggere. 97 Lenin (1917): «tendiamo una mano fraterna agli operai ucraini e diremo loro: “Con voi lotteremo contro la vostra e la nostra borghesia”».
martedì 8 marzo 2022
Piccolegrandistorie. 11 «Costretti a interpretare i processi neurali di un unico uomo e dei suoi sogni malati. È la sanzione del "matto" nella tattica nucleare».
domenica 6 marzo 2022
Paginedaleggere. 96 «Hannah Arendt considerava ogni ideologia portatrice di violenza in quanto insensibile alle sorti della vita reale degli esseri umani».
sabato 5 marzo 2022
Eventi. 52 P.P.P. «Prima che uno scrittore, disse Moravia al funerale, battendo i pugni, era un poeta».
Il 5 di marzo dell’anno 1922 nasceva Pier Paolo Pasolini. Ha scritto Paolo Di Paolo – “Cari ragazzi, leggete lo scrittore corsaro” – sul quotidiano “la Repubblica” del 25 di febbraio 2022, in memoria di Pier Paolo Pasolini:
venerdì 4 marzo 2022
Paginedaleggere. 95 «Ucraini e bielorussi sono considerati come i russi, ma un po' più in basso».
giovedì 3 marzo 2022
Notiziedalbelpaese. 57 «Le guerre presto o tardi finiscono: il Cretino Collettivo mai».
mercoledì 2 marzo 2022
Paginedaleggere. 94 «Davanti a un uomo solo che decide di scatenare una guerra».
martedì 1 marzo 2022
Eventi. 51 «Il problema della democrazia è che è costretta a essere democratica. Ha scelto la via più difficile. Ma non ne conosce altra».