Cinque anni addietro Umberto Eco ci lasciava. Lo
ricordo con una delle Sue graffianti “bustine”, “Il prodigioso Mortacc”, pubblicata sul settimanale “L’Espresso”
del primo di novembre dell’anno 2012: Per lenire alcuni dolori artrosici il medico
mi ha consigliato un farmaco che, onde evitare noiose contestazioni legali,
indicherò con un nome di fantasia, Mortacc. Come fa ogni persona sensata prima
di prenderlo ho letto il bugiardino, e cioè quel foglietto accluso che ti dice
in quali casi non devi assumerlo (per esempio se ci bevi sopra una bottiglia di
vodka, se devi guidare un Tir di notte da Milano a Cefalù, se hai la lebbra e
sei incinta di tre gemelli). Ora il mio bugiardino avvisa che prendendo Mortacc
si possono avere alcune reazioni allergiche, gonfiore al viso, labbra e gola,
capogiri e sonnolenza e (negli anziani) cadute accidentali, offuscamento o
perdita della vista, danni alla colonna vertebrale, insufficienza cardiaca o
renale, riduzione dell'urinazione. Alcuni pazienti hanno manifestato pensieri
suicidari e autolesionistici e si raccomanda (immagino, quando il paziente sta
tentando di buttarsi dalla finestra) di consultare un medico (io direi i
pompieri). Naturalmente Mortacc può causare stipsi, intestino paralizzato,
convulsioni e, se preso con altri medicinali, insufficienza respiratoria e
coma. Non parliamo della proibizione assoluta di guidare automobili o manovrare
macchinari complessi, e intraprendere attività potenzialmente pericolose (immagino
azionare una pressa stando in piedi su una putrella al cinquantesimo piano di
un grattacielo). Se poi avete preso Mortacc in dosi superiori a quelle
prescritte attendetevi di sentirvi confusi, assonnati, agitati e irrequieti; se
ne prendete di meno o sospendete di colpo il trattamento si possono avere
disturbi del sonno, mal di testa, nausea, ansia, diarrea, convulsioni,
depressione, sudorazione e capogiri. Più di una persona su dieci avvertiranno
aumento dell'appetito, eccitazione, confusione, perdita della libido,
irritabilità, disturbi dell'attenzione, goffaggine (sic), compromissione della
memoria, tremore, difficoltà nel parlare, sensazione di formicolio, letargia e
insonnia (insieme?), spossatezza, offuscamento della vista, visione doppia, vertigini
e disturbi dell'equilibrio, bocca secca, vomito, flatulenza, difficoltà
nell'erezione, gonfiore del corpo, sensazione di ebbrezza, anomalie
nell'andatura. Più di una persona su mille avvertiranno abbassamento degli
zuccheri, alterata percezione di sé, depressione, oscillazioni dell'umore,
difficoltà nel trovare le parole, perdita di memoria, allucinazioni, sogni
alterati, attacchi di panico, apatia, sentirsi strani (sic), incapacità di
raggiungere l'orgasmo, ritardo nell'eiaculazione,difficoltà di ideazione,
intorpidimento, anomalie nel movimento degli occhi, riflessi ridotti,
sensibilità cutanea, perdita dei gusto, sensazione di bruciore, tremore durante
il movimento, riduzione della coscienza, svenimento, aumento della sensibilità
ai rumori, secchezza e gonfiore degli occhi, lacrimazione, disturbi del ritmo
cardiaco, bassa pressione, pressione alta, disturbi vasomotori, difficoltà
nella respirazione, secchezza nasale, gonfiore addominale, aumento nella
produzione di saliva, bruciore gastrico, perdita di sensibilità intorno alla
bocca, sudorazione, brividi, contrazioni e crampi muscolari, dolore articolare,
mal di schiena, dolore agli arti, incontinenza, difficoltà e dolore
nell'urinare, debolezza, cadute, sete, senso di costrizione al torace, alterazione
degli esami del sangue e della funzionalità epatica. Per quel che accade a meno
di una persona su mille, lascio perdere: impossibile essere così sfigati. Ho
evitato di prendere anche una sola pillola perché ero sicuro che mi sarei
subito sentito affetto (come voleva l'immortale Jerome K. Jerome) da ginocchio
della lavandaia - anche se il bugiardino non lo registrava. Ho pensato di
buttare subito il resto, ma se lo gettavo nella spazzatura rischiavo di indurre
mutazioni in colonie di topi con conseguenze epidemiche. Ho chiuso tutto in una
scatola di metallo che ho seppellito in un parco a un metro di profondità. Devo
dire che nel frattempo mi sono passati i dolori artrosici.
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