"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi

"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi
"Il bruco" (2017). Nikon Coolpix P900. Foto macro. Stato larvale della falena diurna "Macroglossum stellatarum" volgarmente detta "sfinge colibrì".

sabato 3 ottobre 2020

Cosedaleggere. 73 «L’ambivalenza dell’amore materno, che non è solo amore ma anche, in taluni momenti, odio».

A lato: "Saint Ives" (Cornovaglia), "acquarello" (2019) di Anna Fiore.


Tratto da «Siamo abitati dal nostro Io e dalla nostra Specie» di Umberto Galimberti, pubblicato sul settimanale “D” del quotidiano “la Repubblica” del 5 di settembre 2020: E i loro interessi sono in naturale conflitto. Ma la nostra infelicità sta anche nel non saper esprimere noi stessi per ciò che siamo.

Circa l’ambivalenza dell’amore materno vorrei che ci persuadessimo che noi siamo abitati da una doppia soggettività: l’Io, che conosciamo perfettamente perché regoliamo la nostra vita a partire dai suoi progetti, dai suoi desideri, dalle sue aspirazioni, e la Specie che non tiene conto degli interessi dell’Io, ma unicamente del suo interesse alla propria conservazione e perpetuazione. Dal punto di vista della Specie noi siamo suoi semplici funzionari, riforniti di sessualità per la procreazione e di aggressività per la difesa della prole. Dopo di che la Specie ci priva dell’una e dell’alta, per avviarci alla vecchiaia e infine alla morte nella più assoluta noncuranza degli interessi dell’Io. Se consideriamo che una donna che vuole generare deve assistere alla deformazione del suo corpo, al trauma della nascita, alla soppressione del suo tempo per la dedizione costante alla cura del neonato, del suo sonno, della sospensione del suo lavoro, della sua socializzazione, per l’economia del suo Io generare è una perdita secca, mentre per l’economia della Specie è un guadagno assoluto. Di qui l’ambivalenza dell’amore materno, che non è solo amore ma anche, in taluni momenti, odio, come lasciano intendere alcune espressioni quali: “ti mangerei”, “ti ammazzerei”, dette dalle madri ai loro neonati in tono amorevole, ma non propriamente carino. Tutto questo per dire che quando le mamme provano sentimenti negativi nei confronti dei loro neonati non si devono colpevolizzare. È il risultato del naturale conflitto tra gli interessi dell’Io e quelli della Specie. Per quanto riguarda la felicità, io sto con la definizione greca che la chiama “eu-daimonia”, buona riuscita del tuo demone, ossia di ciò a cui propriamente aspiri, di ciò a cui sei portato, in una parola della tua autorealizzazione. Naturalmente conoscendo i tuoi limiti e guardandoti bene dal non oltrepassarli, perché altrimenti vai incontro alla tua rovina. Perché magari sei un bravo scultore, ma non come Michelangelo, un bravo attore ma non come Mastroianni, una brava ricercatrice ma non come Rita Levi-Montalcini. Per questo devi conoscere bene te stesso e non inseguire i tuoi miti. La conoscenza di sé è praticabile con un’indagine interiore, ma siamo ancora attenti alla nostra interiorità? O siamo distratti dal rumore e dalla fascinazione del mondo? Se uno giunge a realizzare sé stesso, non si pone quella domanda che assilla quanti si chiedono il senso della loro vita. Perché il senso è in ciò che hai fatto e che fai. E se hai sbagliato strada è perché, come diceva Eraclito: “Non hai indagato profondamente te stesso”, che è il compito che nella vita attende ciascuno di noi e che molto spesso ci esoneriamo dal compiere. Capisco che nella nostra società, così com’è regolata dal profitto, dall’efficienza e dalla produttività, non sempre ci è concesso di realizzare noi stessi in ciò che facciamo. E questa è la ragione dell’infelicità collettiva, dell’insoddisfazione al termine di ogni nostra giornata. E allora dobbiamo chiederci: e se per ottenere tutte le comodità e i vantaggi che una società evoluta, come riteniamo sia la nostra, avessimo forse perso l’unica ragione per cui siamo al mondo, che è poi quella di poter esprimere noi stessi per ciò che siamo? E se proprio qui si nascondesse la ragione vera della nostra infelicità?

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