"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi

"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi
"Il bruco" (2017). Nikon Coolpix P900. Foto macro. Stato larvale della falena diurna "Macroglossum stellatarum" volgarmente detta "sfinge colibrì".

sabato 30 luglio 2016

Scriptamanent. 30 “Le inchieste capolavoro di giornalismo”.



Questo è uno “scriptamanent” speciale. Speciale poiché non propone uno scritto creato alla data di un 30 di luglio. Ma è e resterà uno “scriptamanent” speciale poiché vuole ricordare una persona speciale quale è stato Giuseppe D’Avanzo che il 30 di luglio dell’anno 2011 lasciava questo mondo. D’Avanzo è stato per anni la “penna di punta” libera e graffiante del quotidiano la Repubblica. È stato un creatore di capolavori di giornalismo per dirla alla Franco Cordero. Oggi, che di creatori di capolavori giornalistici se ne intravvedono pochi, pochissimi, piace ricordarne il passaggio terreno e quel tanto – ma tanto - che è stato capace di creare e di lasciare in eredità alla sociale convivenza del Suo Paese. E con questo speciale “scriptamanent” lo si vuole ricordare con un pezzo del professor Franco Cordero per l’appunto, che gli volle dedicare, pochi mesi dopo la Sua dipartita, questo scritto – pubblicato sul quotidiano la Repubblica del 2 di marzo dell’anno 2012 – che ha per titolo “Le inchieste contro vento capolavoro di giornalismo”, quelle inchieste libere e coraggiose che Giuseppe D’Avanzo non lesinò ai Suoi lettori ed estimatori. Ha scritto Franco Cordero ricordando l’amico opinionista: Sulla tecnica dello spegnimento psichico in società chiuse il testo euclideo è lo swiftiano romanzo d´idee dove, correndo l´anno 1984, il Partito governa mediante quattro ministeri: della Pace (ossia guerra perpetua); Amore (l´onnipresente, spietata polizia del pensiero); Benessere (id est miseria cronica); Verità (arte mistificatoria del virtuale). Nasce in laboratorio l´animal humanum naturaliter oboediens, al quale fine una lobectomia collettiva contrae l´area del pensiero tagliando lessico, morfologia, grammatica, sintassi. Nineteen Eighty-four, dicono i Tartufi, è la favola nera d´un disadatto al mondo, malato all´ultimo stadio, quindi pessimista. Signori miei, erano analisi scientifiche. Lune italiane riproducono i modelli definiti nell´appendice, "The Principles of Newspeak". L´uomo cosiddetto nuovo, venuto alla ribalta vent´anni fa, ignora Eric Arthur Blair, alias George Orwell, né se ne intendono i consiglieri, altrimenti qualcuno avrebbe notato che pericolosa gaffe fosse vantare un "partito dell´amore", mentre rombavano macchine gangsteristiche; o inscenare sedute mistiche dove l´incantatore appare dalla gigantografia qual era temporibus illis, cosmeticamente lavorato, e mugola frasi rudimentali, col pubblico in estasi, come nei «Due minuti d´odio» quando un´isterica tende le braccia allo schermo esclamando «mio Salvatore», indi prega, mani sul viso, mentre la platea intona la nenia ipnotica, «B-B... B-B... B-B...». Gran corruttore, s´era acquisito il monopolio delle televisioni commerciali: da trent´anni istupidisce gli spettatori spacciando roba scurrile; persi i patroni nel collasso del sistema corrotto, salta in politica, predicando buoni costumi, onore al merito, chances per tutti, libertà diffuse, contro inesistenti bestie nere. La frode gli riesce a pennello tre volte. L´asfissiante dominio mediatico maschera un regime nichilistico del malaffare: non s´era mai vista gente simile nelle Camere; mosse strategiche scardinano lo Stato; l´obiettivo è regressione alla signoria autocratica. Mater Ecclesia lucra favori inauditi. Gli reggono la coda direttori spirituali della borghesia bienséante (i cui gusti non escludono lo stile canaille). Brulica una turba famelica: centurioni, sbirri, sicari, avvelenatori, fattucchieri, spioni, falsari, untori, agiografi, araldi, panegiristi, falsi santi, sacrestani spegnitori, cappellani, flabellieri, salmisti, turiferari, liturghi, perdonatori, omileti, esorcisti, elemosinieri, ruffiani, mezzane, badesse, ierodule, eunuchi, maghi, indovini, teurghi, astrologi, caldei, trinciatori, scalchi, giocolieri, mimi, illusionisti, musicanti, buffoni, mangiafuoco et ceteri; ne recluta quanti voglia. Ogniqualvolta uno della santa compagnia finisca in tribunale, e capita spesso, disinvolti essendo i messieurs, scatta l´anatema sull´"uso politico della giustizia". (…). Nelle serate d´Eliogabalo vediamo come l´asserita privacy fosse politica perversa. Lo straordinario è che l´operazione disinfestante riesca...

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