Questo è uno “scriptamanent” speciale.
Speciale poiché non propone uno scritto creato alla data di un 30 di luglio. Ma
è e resterà uno “scriptamanent” speciale poiché vuole ricordare una persona speciale
quale è stato Giuseppe D’Avanzo che il 30 di luglio dell’anno 2011 lasciava
questo mondo. D’Avanzo è stato per anni la “penna di punta” libera e graffiante
del quotidiano la Repubblica. È stato un creatore di capolavori di giornalismo
per dirla alla Franco Cordero. Oggi, che di creatori di capolavori
giornalistici se ne intravvedono pochi, pochissimi, piace ricordarne il
passaggio terreno e quel tanto – ma tanto - che è stato capace di creare e di
lasciare in eredità alla sociale convivenza del Suo Paese. E con questo
speciale “scriptamanent” lo si vuole ricordare con un pezzo del professor
Franco Cordero per l’appunto, che gli volle dedicare, pochi mesi dopo la Sua
dipartita, questo scritto – pubblicato sul quotidiano la Repubblica del 2 di
marzo dell’anno 2012 – che ha per titolo “Le
inchieste contro vento capolavoro di giornalismo”, quelle inchieste libere
e coraggiose che Giuseppe D’Avanzo non lesinò ai Suoi lettori ed estimatori. Ha
scritto Franco Cordero ricordando l’amico opinionista: Sulla tecnica dello spegnimento
psichico in società chiuse il testo euclideo è lo swiftiano romanzo d´idee
dove, correndo l´anno 1984, il Partito governa mediante quattro ministeri:
della Pace (ossia guerra perpetua); Amore (l´onnipresente, spietata polizia del
pensiero); Benessere (id est miseria cronica); Verità (arte mistificatoria del
virtuale). Nasce in laboratorio l´animal humanum naturaliter oboediens, al
quale fine una lobectomia collettiva contrae l´area del pensiero tagliando
lessico, morfologia, grammatica, sintassi. Nineteen Eighty-four, dicono i
Tartufi, è la favola nera d´un disadatto al mondo, malato all´ultimo stadio,
quindi pessimista. Signori miei, erano analisi scientifiche. Lune italiane
riproducono i modelli definiti nell´appendice, "The Principles of
Newspeak". L´uomo cosiddetto nuovo, venuto alla ribalta vent´anni fa,
ignora Eric Arthur Blair, alias George Orwell, né se ne intendono i
consiglieri, altrimenti qualcuno avrebbe notato che pericolosa gaffe fosse
vantare un "partito dell´amore", mentre rombavano macchine
gangsteristiche; o inscenare sedute mistiche dove l´incantatore appare dalla
gigantografia qual era temporibus illis, cosmeticamente lavorato, e mugola
frasi rudimentali, col pubblico in estasi, come nei «Due minuti d´odio» quando
un´isterica tende le braccia allo schermo esclamando «mio Salvatore», indi
prega, mani sul viso, mentre la platea intona la nenia ipnotica, «B-B... B-B...
B-B...». Gran corruttore, s´era acquisito il monopolio delle televisioni
commerciali: da trent´anni istupidisce gli spettatori spacciando roba scurrile;
persi i patroni nel collasso del sistema corrotto, salta in politica,
predicando buoni costumi, onore al merito, chances per tutti, libertà diffuse,
contro inesistenti bestie nere. La frode gli riesce a pennello tre volte.
L´asfissiante dominio mediatico maschera un regime nichilistico del malaffare:
non s´era mai vista gente simile nelle Camere; mosse strategiche scardinano lo
Stato; l´obiettivo è regressione alla signoria autocratica. Mater Ecclesia
lucra favori inauditi. Gli reggono la coda direttori spirituali della borghesia
bienséante (i cui gusti non escludono lo stile canaille). Brulica una turba
famelica: centurioni, sbirri, sicari, avvelenatori, fattucchieri, spioni,
falsari, untori, agiografi, araldi, panegiristi, falsi santi, sacrestani
spegnitori, cappellani, flabellieri, salmisti, turiferari, liturghi,
perdonatori, omileti, esorcisti, elemosinieri, ruffiani, mezzane, badesse,
ierodule, eunuchi, maghi, indovini, teurghi, astrologi, caldei, trinciatori,
scalchi, giocolieri, mimi, illusionisti, musicanti, buffoni, mangiafuoco et
ceteri; ne recluta quanti voglia. Ogniqualvolta uno della santa compagnia
finisca in tribunale, e capita spesso, disinvolti essendo i messieurs, scatta
l´anatema sull´"uso politico della giustizia". (…). Nelle serate
d´Eliogabalo vediamo come l´asserita privacy fosse politica perversa. Lo
straordinario è che l´operazione disinfestante riesca...
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