Claudio Sabelli Fioretti: Ti ricordi Guido? Guido Crosetto: «Come dimenticarlo?»
CSF: Anche io ricordo la tua complessa fuoriuscita dal loculo. GC: «Fuoriuscii con sicurezza».
CSF: Hai sempre la Smart? GC: «Non posso più usarla. Non ci stanno i carabinieri della scorta».
(…).
CSF: Il potere ingrassa? GC: «Adesso sono ministro e sono magro».
CSF: Magro è una parola grossa. GC: «Però non sono grasso».
CSF: E stai bene? GC: «No, io sto meglio quando sono grasso. La magrezza porta tristezza».
CSF: Tu sei di Cuneo. Dicono che i cuneesi sono un po' come i carabinieri delle barzellette. GC: «Lo dicono i torinesi. Dicono che guidano tutti col cappello. E hanno tutti la Prinz verde».
CSF: Togliatti li definì scettici, bigotti, pettegoli, ipocriti, servili e crudeli. GC: «Quel giorno aveva bevuto».
CSF: Tu hai fatto il militare? GC: «Certo, ho fatto il militare a Cuneo, sono uomo di mondo».
CSF: Hai fatto carriera? GC: «Intendi militare? Beh un po' sì, sono diventato ministro della Difesa».
CSF: Da sindaco di Marene avevi fatto un'ordinanza contro le prostitute. GC: «Era contro la prostituzione. La vietai per motivi sanitari».
CSF: I protettori ti bruciarono l'auto. GC: «Fu un grande successo di critica e di pubblico».
CSF: Era una Prinz verde? GC: «Era una Bmw».
CSF: Sei mai andato con una prostituta? GC: «Ma che domande fai? Mai».
CSF: È vero che hai scritto sulla tua biografia che ti sei laureato in Economia e poi hai chiesto scusa perché era una bugia? GC: «Era una cazzata. Mai scritto la biografia, mai chiesto scusa. Fu un regalo di Zincone che sbobinò alla carlona, sul Corriere della Sera. Tutto falso».
CSF: Subito nella Democrazia Cristiana. GC: «Con persone che si chiamavano Bodrato, Sarti e Goria».
CSF: Poi Forza Italia. GC: «La Dc non c'era più da 7 anni...».
CSF: Eletto per tre volte deputato. GC: «Poi fondai con Giorgia Meloni e Ignazio La Russa Fratelli d'Italia».
CSF: Non superaste la soglia del 3%. GC: «Del due, partivamo da zero».
CSF: Eri grande amico di Tremonti... GC: «Era un rapporto vivace».
CSF: Talmente vivace che l'hai definito "un bollito senza cuore" GC: «Senza cuore posso averlo detto, ma bollito proprio no».
CSF: Lo dicesti proprio a noi di Un giorno da Pecora. Ti chiedemmo: se fosse un alimento? Tu rispondesti: "un bollito". GC: «Risposi un brasato, piatto ottimo».
CSF: Hai fondato Fratelli d'Italia con un ex fascista. GC: «Ignazio La Russa? Un ex missino».
CSF: Un po' fascista. GC: «Un convinto democratico».
CSF: Questa non è male. GC: «Un po' di sinistra».
CSF: Questa è ancora meglio. Che cosa ci trovavi di bello in La Russa? GC: «Di bello proprio niente. Ma era ed è di un'umanità straordinaria».
CSF: Perché non vuole dire di essere un antifascista? GC: «È dell'Inter, d'altronde».
CSF: È un difetto? GC: «Eh, abbastanza».
CSF: Tu? GC: «Juventus».
CSF: Veramente? Juventus?
GC: «Perché?»
CSF: Stai con i ladroni? GC: «Siete voi perdenti che ci chiamate ladri».
CSF: Tu lo dici che sei antifascista? GC: «Lo sono sempre stato».
CSF: Me lo dici adesso che sei antifascista? GC: «Lo sono sempre stato».
CSF: No, mi devi dire: "Sono antifascista''.
GC: «Sono antifascista».
CSF: Vedi che è facile? Diglielo a Ignazio... Meloni e Schlein si sono presentate alle Europee sapendo che non avrebbero accettato l'elezione. GC: «Si sono presentate come leader di partito. Non sono state le prime e non saranno le ultime».
CSF: Conte non l'ha fatto. GC: «Perché aveva paura».
CSF: Perché è più onesto. GC: «Pensavo fosse un'intervista seria».
CSF: Come spieghi il successo di Vannacci alle Europee? GC: «Più è stato attaccato più ha preso voti. Il mito di Vannacci è stato costruito da Repubblica».
CSF: Chi non ti piace a destra? GC: «Perché devo farmi dei nemici?».
CSF: Ma ci sono persone che a destra non ti piacciono? GC: «Eh! Molti, ma sono di più quelli ai quali non piaccio io...».
CSF: E chi ti piace a sinistra? GC: «Ho amici anche tra gli avversari. La Schlein mi pare per bene».
CSF: Dicono che sei la sinistra della destra. GC: «Il termine sinistra con me non funziona. Io sono un democristiano».
CSF: Giorgia come l'hai conosciuta? GC: «Alla Camera».
CSF: Quindi niente di speciale. GC: «Non l'ho conosciuta in discoteca se è questo che volevi sapere».
CSF: Ci andava in discoteca? GC: «Era una delle persone più straordinarie con cui fare festa. Adesso non più. Nessuno di noi lo è più».
CSF: Io una volta sono riuscito a farle dire un sacco di parolacce. GC: «Non le dice mai le parolacce».
CSF: No, no, le dice, le dice. GC: «Dice quelle romane che non sono più parolacce».
CSF: Tu le dici le parolacce? GC: «Certamente».
CSF: Alcune preferite? GC: «"Testa di cazzo". La usai al telefono con Bechis parlando di Berlusconi».
CSF: Berlusconi fu contento? GC: «Testa di cazzo era un termine che usavo sempre con lui».
CSF: Quando hai preso in braccio Giorgia davanti a tutti volevi fare l'imitazione di Benigni con Berlinguer? GC: «Glielo dissi anche a lei: oggi ti faccio diventare virale».
CSF: C'era una sottile paraculaggine. GC: «È il mio senso della notizia».
CSF: Volevi andare sulle prime pagine. GC: «Dava il senso del nostro rapporto».
CSF: Le hai mai fatto il filo? GC: «No».
CSF: In un'altra vita le avresti fatto il filo? GC: «No».
CSF: Non è il tuo tipo? GC: «No. È troppo piccola».
CSF: Quante Meloni ci stanno in un Crosetto? GC: «Almeno quattro».
CSF: Tu l'hai definita "nana malefica". GC: «La chiamavo sempre così».
CSF: Dicesti: "Quella nana malefica è la mia stalker". GC: «Confermo: quella nana malefica è stata in alcuni periodi la mia stalker personale».
CSF: Il premierato spacca il Paese? GC: «No. È la politica che spacca il Paese sul premierato».
CSF: Giorgia vuole essere chiamata "il Presidente". GC: «Se lei preferisce essere chiamata Presidente, la chiamo Presidente».
CSF: Libero l'ha proclamata "uomo dell'anno". Una battuta? Uno sgarbo? GC: «Giorgia l'ha presa bene. Giorgia non dà troppo peso ai giornali. Come me».
CSF: Tu non leggi i giornali? GC: «Leggo solo le pagine che non parlano di politica».
CSF: Perché? GC: «Perché quando le leggo mi arrabbio».
CSF: Hai detto che Giorgia non è aggressiva, è combattente. GC: «Ha dovuto sempre combattere, sempre difendersi, sempre giustificarsi. Per ogni cosa che ha fatto nella vita le è stato chiesto di chiedere scusa. Aggressioni continue. È logico che il suo modo di difendersi sia molto duro».
CSF: E tu? GC: «Io ho vissuto una vita molto più tranquilla, sono stato accettato facilmente, non ho dovuto combattere. E poi sono un uomo».
CSF: Cioè? GC: «L'Italia è ancora molto maschilista. E aggiungi la difficoltà di arrivare dalla destra del Paese».
CSF: Chi è più a destra in Italia? Fratelli d'Italia o la Lega? GC: «Le cose più fasciste in Italia sono rappresentate da Casa Pound e da quelli come loro».
CSF: E quando picchiano un giornalista? GC: «Come si può accettare che venga picchiato un giornalista?»
CSF: A te non viene mai voglia di picchiare un giornalista? GC: «Insultarlo sì, magari denunciarlo».
CSF: Chi? GC: «Eh, un sacco».
CSF: Formigli? GC: «Formigli non l'ho neanche insultato. Però mi sono alzato e gli sono andato contro».
CSF: Se tu venissi contro di me mi faresti paura. Anche senza toccarmi. GC: «Lo spostamento d'aria».
CSF: Chi è il peggior giornalista? GC: «I peggiori sono quelli che deformano la verità per attaccare i nemici».
CSF: Fa bene Giorgia a fare le smorfiette? GC: «Quando mai?»
CSF: Per esempio quando ha nascosto la testa sotto la giacca. GC: «Quelle che tu chiami smorfiette sono la cosa che arriva all'elettorato».
CSF: Quindi è una paraculata? GC: «No, è un modo di trasmettere un'emozione».
CSF: Le smorfiette come forma di comunicazione avanzata... GC: «In modo che a casa capiscano tutti».
CSF: Cacciari dice che Meloni cade presto. GC: «Cacciari parla di tutto. Chiediamogli chi vince il campionato».
CSF: Che canzoni ti piacciono? GC: «La musica l'ascoltavo quando ero giovane. Gente che nessuno più ricorda: Pink Floyd, Genesis, Jethro Tull».
CSF: E oggi? GC: «Non ho più tempo. Ascolto la musica che ascoltano i miei figli, drammaticamente. La canto anche, qualche volta».
CSF: Non ci credo. GC: «Ti rimane in mente».
CSF: Canta! GC: «Pillole, pillole, pillole. Prendo pillole dentro una stanza. Pillole, pillole, pillole...».
CSF: Basta, grazie, è sufficiente. Parliamo di sport. GC: «Basket».
CSF: Giocavi sul serio? GC: «Ero quasi un professionista».
CSF: Ti pagavano? GC: «Fino a tre milioni».
CSF: Tre milioni a stagione? GC: «Al mese».
CSF: La guerra in Ucraina. È stata raccontata bene finora? Perché Zelensky non è realmente uno stinco di santo. Nel Donbass per esempio... GC: «Se anche non lo fosse, ma non lo penso, forse le nazioni che hanno un presidente che non è uno stinco di santo possono essere invase?»,
CSF: E in Palestina? Dei criminali assassini hanno fatto una strage orrenda. Ma la reazione è stata peggio dell'azione che l'ha generata. GC: «E io che cosa sto dicendo da mesi? La reazione ha superato una linea di proporzione. La soluzione è due popoli e due nazioni».
CSF: Come può finire? GC: «La Russia smette di bombardare, Israele smette di bombardare. Non c'è altra soluzione. Purtroppo però si sono aperti anche altri fronti».
CSF: La Russia deve ottenere qualcosa. GC: «Si apre un tavolo e si cerca di ripristinare le condizioni del diritto internazionale e l'integrità territoriale».
CSF: Parliamo del tuo amico Vannacci, il generale omofobo diventato parlamentare europeo. GC: «Non do giudizi».
CSF: Come ha fatto a diventare generale? GC: «Suppongo facendo il suo dovere. Ho chiesto come fosse a molti di quelli che l'hanno conosciuto. Tengo per me le risposte».
CSF: Anche Fratelli d'Italia gli aveva offerto la candidatura. GC: «Non posso escluderlo».
CSF: Giorgia gliel'ha offerta? GC: «Escludo che sia stata Giorgia».
CSF: Sei contrario al ritorno della leva obbligatoria. Ma hai parlato di una "riserva''. GC: «Servono forze armate professionali e un bacino di riserva che in caso di occupazione o guerra si possa attivare, come succede in tutto il mondo».
CSF: Qualcosa tipo Gladio? GC: «No, perché è ufficiale. Lo dico da ministro della Difesa. Non vado a parlarne in luoghi segreti».
CSF: Quante armi abbiamo mandato in Ucraina? Lo tenete il conto? GC: «Certo che lo teniamo».
CSF: Me lo dici? GC: «Stai scherzando? Segretate».
CSF: Dimmi l'equivalente in euro. GC: «Segretato».
CSF: 9 pacchetti? GC: «9 pacchetti».
CSF: E ogni pacchetto quanto vale? GC: «Ma dai...».
CSF: Qual è lo stato di salute delle nostre Forze Armate? GC: «Non ottimo. Sono state costruite, fino a due anni fa, tenendo conto tutt'al più della possibilità di utilizzare i militari nelle missioni di pace, senza un conflitto combattuto sul terreno».
CSF: E adesso? GC: «La realtà ci impone di cambiare».
CSF: Stiamo già cambiando? GC: «Stiamo già cambiando. Ma cambiare le Forze Armate significa avviare un processo i cui risultati si vedranno in anni se non in decenni».
CSF: Ti piaceva Berlusconi? GC: «Sì. Mi manca spesso».
CSF: Il fatto che fosse un pregiudicato non ti ha mai dato fastidio? GC: «È stato condannato una sola volta e la sentenza grida vendetta».
CSF: Raccontava le barzellette anche a te? GC: «Di tutto mi raccontava».
CSF: Tu facevi finta di divertirti? GC: «Se scrivessi un libro su Berlusconi...».
CSF: Scriviamolo. GC: «Non l'ho mai fatto e non lo farò».
CSF: E allora scrivi la tua autobiografia. GC: «L'ho già scritta, ma non l'ho finita».
CSF: Titolo? GC: «Storia di un ragazzo di provincia».
CSF: Magari ne troviamo uno meglio. GC: «Abbiamo tempo».
CSF: Berlusconi aveva un difetto, non concepiva di avere un numero due. GC: «Non sopportava l'idea di fare le primarie per stabilire chi avrebbe dovuto sostituirlo».
CSF: E infatti le primarie non si fecero. GC: «Fu il motivo per il quale io e Giorgia ce ne andammo e fondammo Fratelli d'Italia».
CSF: Quindi c'è stato Berlusconi alla base del vostro successo. GC: «Lo si potrebbe sostenere».
CSF: Cosa pensi delle gaffe del tuo collega ministro Sangiuliano? GC: «Quali gaffe?»
CSF: Era presidente della giuria del premio Strega e non aveva letto i libri. GC: «Ma è un lapsus. A tutti può capitare».
CSF: E il ministro Lollobrigida, quello che ha fermato un treno? GC: «Il treno era già fermo e lui è sceso. Aveva fretta, doveva arrivare a una manifestazione istituzionale».
CSF: Stai battendo tutti i record di arrampicata sugli specchi. Tu sei mai sceso da un treno? GC: «Raramente prendo il treno».
CSF: Altro record battuto. Vogliamo parlare di Giambruno? GC: «Cioè?»
CSF: Lui che fa il galletto durante una trasmissione tanto che Giorgia lo lascia. GC: «No, faceva il simpatico. Giocava con una sua compagna di trasmissione».
CSF: Toccandosi le palle? GC: «Non so... non guardo la tv».
CSF: Ne hanno parlato tutti i giornali. GC: «Non leggo i giornali».
Nessun commento:
Posta un commento