"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi

"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi
"Il bruco" (2017). Nikon Coolpix P900. Foto macro. Stato larvale della falena diurna "Macroglossum stellatarum" volgarmente detta "sfinge colibrì".

mercoledì 31 maggio 2023

Piccolegrandistorie. 46 «Il ladro dei lumi».

Olocausto”. Di seguito il racconto “Il ladro dei lumi” di Elsa Morante riportato in “Italica” di Giacomo Papi alle pagine 128/133. Dalla nota editoriale: (…). Nella nota al testo, già nella prima edizione, si legge che il racconto «finora inedito, porta la data 1935, e appartiene dunque alla preistoria dell'autrice. (...). Una preistoria, come si vede, non risparmiata da terrori primordiali».

martedì 30 maggio 2023

ItalianGothic. 55 Eugenia Roccella, “ministro” della “famiglia”: «Commossa dal crocefisso “che guardavo per ore”, trafitta dalla sua immagine “di sacrificio e morte, ma anche di amore estremo”».


Ha scritto Giacomo Papi alle pagine 123/127 della Sua “Italica”: (…). I fascisti fecero le cose per bene. Il censimento nazionale dei cittadini da perseguitare fu avviato il 22 agosto 1938, prima che le leggi razziali fossero approvate.

lunedì 29 maggio 2023

Uominiedio. 41 Fabio Ferzetti: «Il piccolo Edgardo cresce sulle ginocchia di Pio IX, ultimo Papa Re».

            Sopra. Un fotogramma tratto dal film "Rapito" di Marco Bellocchio.

Accade sempre più spesso di scoprire che in un paese immemore quale è il cosiddetto “bel paese” siano altre istituzioni a farsi carico di una ricerca storica e della sua più ampia diffusione. Nel caso, la cosiddetta “settima arte” apre spiragli ed illumina passi, protagonisti e paesaggi di una storiaccia trascorsa. Dobbiamo merito e gratitudine quindi a Marco Bellocchio che nel Suo “Rapito” – presentato all’ultimo festival di Cannes - ha dischiuso una pagina della storia italica affondata e convenientemente taciuta.

sabato 27 maggio 2023

Memoriae. 55 Lorenzo Milani: «Le uniche armi che approvo io sono nobili e incruente: lo sciopero e il voto».

    Sopra. Barbiana (Firenze). Chiesa di Sant'Andrea: "Il santo Scolaro" (1961). 

Oggi, 27 di maggio 2023, Lorenzo Milani - Firenze, 27 di maggio dell’anno 1923/Firenze, 26 di giugno dell’anno 1967 - avrebbe compiuto 100 anni. Ha scritto Tomaso Montanari in “E questo è il fiore di don Milani” pubblicato sul settimanale “il Venerdì di Repubblica” di ieri, venerdì 26 di maggio:

venerdì 26 maggio 2023

Memoriae. 54 Gen. Marco Bertolini: «Purtroppo la bomba atomica non si può disinventare».


Ha scritto Italo Calvino in “La bomba addormentata nel bosco” (racconto dell’anno 1954) riportato sul quotidiano “la Repubblica” di ieri, venerdì 25 di maggio 2023:

mercoledì 24 maggio 2023

ItalianGothic. 54 Mario: «Ora che la mamma è morta ti voglio dire una cosa, Chiara. A me Dio mi è antipatico, non voglio chiedergli nulla».


Mi sono sempre chiesto (e Voi?) quale sia stato il “prezzo”, in termini di “sanità mentale” e di “benessere psicologico” conseguenti, nella tristissima impresa, da sudditi divenuti, di ingraziarsi il despota di turno. Paola Masino (Pisa, 20 di maggio dell’anno 1908 – Roma, 27 di luglio dell’anno 1989), scrittrice, fu tra le poche, pochissime personalità femminili di un certo rilievo e consapevolezza che resistette al fascino del “tombeur de femmes” del “ventennio “nero”. Nel volume “Italica” Giacomo Papi riporta, alle pagine 90/94, il racconto di Paola Masino che ha per titolo “Fame”, ovvero quella “fame” patita in grossa misura da parte di una larghissima fetta dell’italico popolo asservito alla dittatura fascista.

martedì 23 maggio 2023

MadreTerra. 07 Jonathan Safran Foer: «Abbiamo a disposizione sempre meno opzioni, e sempre peggiori: affidarci a governi che agiscano come non hanno mai fatto».

                Sopra. Serrastretta (Calabria, 31-10-2022). "Nella faggeta".

Ha scritto il meteorologo Luca Mercalli in “Piogge e alluvioni: le statistiche non valgono” pubblicato su “il Fatto Quotidiano” del 18 di maggio 2023: È incredibile che nella stessa regione convivano due anomalie climatiche opposte di portata secolare: a oriente la Romagna in ginocchio per le alluvioni, a occidente il Piacentino e l’adiacente Alessandrino ancora all’asciutto da oltre 17 mesi. Un segno evidente dell’estremizzazione degli eventi meteo. Gli oltre 250 mm di pioggia caduti in due giorni sull’Appennino romagnolo a seguito del ciclone “Minerva” sono già di per sé un valore eccezionale, che in un clima del passato avremmo visto verificarsi non più di una volta in almeno 50-100 anni. Invece in soli 15 giorni abbiamo visto ripetersi il fenomeno ben due volte includendo le inondazioni del 2-3 maggio, con un totale di precipitazioni che supera ormai i 500 mm in alcune località appenniniche, quanto cade in un intero anno ad Aosta.

lunedì 22 maggio 2023

ItalianGothic. 53 «La sfavorita».


Ha scritto Giacomo Papi in “Italica” – alle pagine 95/98 – che: Il detenuto 7.047 morì a Roma il 27 aprile 1937 a quarantasei anni. Aveva il morbo di Potts, una tubercolosi ossea di cui soffriva da quando aveva due anni e che gli aveva impedito di crescere (era alto meno di un metro e cinquanta).

domenica 21 maggio 2023

ItalianGothic. 52 «La sfavorita».


Sempre tratto da “Italica” di Giacomo Papi – Rizzoli editore (2022), alle pagine 87/88/89 -: (…). Tra i molti argomenti censurati dal fascismo, la povertà fu quello su cui si vigilò di più perché se ne scrivesse, e parlasse, di meno. Nel Ventennio l'economia italiana rimase sostanzialmente ferma, anche se i salari furono tagliati più volte e la povertà aumentò ininterrottamente dal 1921 al 1948.

sabato 20 maggio 2023

Lamemoriadeigiornipassati. 37 Enrico Berlinguer: «Tra gli aspetti della "follia" di Francesco c'era la contestazione radicale e intransigente della guerra».

Il 9 di ottobre dell’anno 1983 l’indimenticabile Enrico Berlinguer partecipò alla “Marcia della Pace” allora organizzata dal Partito Comunista Italiano e dalla “gioventù” del Partito. In quella occasione, nel Suo intervento – riportato su “il Fatto Quotidiano” di ieri col titolo “Berlinguer e la Pace di San Francesco” -, così ebbe a dire:

venerdì 19 maggio 2023

ItalianGothic. 51 «La sfavorita».


Ha il “vezzo” la Giorgia nazionale, e ad ogni pie’ sospinto, di autodefinirsi come segue: “Sono Una Donna, Sono Una Madre, Sono Cristiana”. Passi pure per quell’essere “cristiana”, la qualcosa devierebbe e di molto l’argomento di lettura e di riflessione conseguente; e passi pure per quell’essere “una Madre”, per il quale merito conquistato o meno non si hanno conoscenze e/o dati oggettivi di valutazione. Ma per quell’essere “una Donna” c’è da farsi cadere di schianto le braccia alla luce di ciò che l’innominabile suo “duce”, ispiratore ideale e politico della nostra, ha potuto escogitare nei confronti delle donne tutte del suo tempo. Donde ne viene della limitatezza delle letture sue e delle conoscenze che ne derivino. Le si offre un breve soccorso alla conoscenza sua. Ha scritto Giacomo Papi – alle pagine 76-77-78 - di “Italica” – Rizzoli editore, 2022, pagg. 447, euro 20 – che:

giovedì 18 maggio 2023

ItalianGothic. 50 «La sfavorita».

 

Ha scritto Dario Vergassola in “C'era una svolta... e non c'è più” pubblicato sul settimanale “il Venerdì di Repubblica” del 12 di maggio 2023: Quello della preside dello Zen... è un caso di scuola: l'antimafia non si fa a chiacchiere. Forse qualcuno ritiene di avere una speciale dispensa che l'autorizza a riempirsi la dispensa. E forse crede che i computer portatili si chiamino così perché puoi portarteli via. Nel caso, bisogna spiegargli che sbaglia, e soprattutto che "fare attenzione alla legalità" non vuol dire fare attenzione che la legalità non ti sgami mentre ti freghi di tutto, dal televisore al rosmarino. Ma voltiamo pagina: c'era una svolta. Intendo la "svolta di Fiuggi", quella in cui l'Msi prese le distanze dal Duce e compagnia brutta.

mercoledì 17 maggio 2023

ItalianGothic. 49 «La sfavorita».


Ha scritto Michele Serra in “Ci vorrebbe Lévi-Strauss” pubblicato sul quotidiano “la Repubblica” del 14 di maggio 2023: Nelle cronache (e nelle satire) sulle manovre di assestamento del nuovo potere, specialmente a proposito della presa della Rai, abbonda e anzi tracima il romanesco. Che è sempre stato, per ovvie ragioni geografiche, la lingua di palazzi e terrazze: a Roma hanno sede governo, sottogoverno, Parlamento, ministeri, la Rai e il gigantesco indotto che pascola nei pressi, mite e famelico. Ma in questo caso la novità è anche etnica – proprio nel senso di Lollobrigida. Meloni e la sua cerchia sono una tribù locale, i cui confini geografici, nei giorni di sereno, sono interamente visibili dal Monte Soratte.

sabato 13 maggio 2023

Dell’essere. 85 Raniero La Valle: «Contro l'idea di ridurre il mondo a un'unica misura».


Riporto, di seguito, la risposta del professor Umberto Galimberti al lettore M. M. letta sul settimanale “d” del quotidiano “la Repubblica” - in edicola da oggi sabato 13 di maggio 2023 - con il titolo “L’utopia pacifista”: Dire "pace" è facile, realizzarla è molto più difficile, soprattutto quando si ha a che fare con dittatori che invadono altri Paesi come hanno fatto Hitler e Putin. (…). I dittatori conoscono solo la vittoria militare sul campo, e si arrendono solo se sono sconfitti. Nel caso dell'Ucraina si raggiunge la pace solo se Putin depone le armi, se invece a deporle è l'Ucraìna non si raggiunge la pace, ma solo la cancellazione dell'Ucraina dalla carta geografica.

venerdì 12 maggio 2023

ItalianGothic. 47 Raniero La Valle: «Il fascismo trascorre da un'epoca all'altra e da un emisfero all'altro, incurante di essere chiamato in un modo o nell'altro: e permane anche da noi».


Ha scritto Giacomo Papi - alle pagine 52/54 - nel Suo pregevolissimo lavoro editoriale che ha per titolo “Italica” – Rizzoli editore (2022), pagg. 447, euro 20 – che: (…). I fascisti furono l'arma di cui i ricchi - il re, l'aristocrazia, i proprietari terrieri, i preti e la borghesia industriale - si servirono per proteggersi dall'assalto dei poveri che, grazie al socialismo, stavano conquistando posizioni (tra il 1919 e il 1921 i salari erano aumentati del 30 per cento, l'orario di lavoro era stato ridotto a 8 ore e si discuteva di tassare i sovra profitti di guerra).

mercoledì 10 maggio 2023

Memoriae. 53 Le “baruffe chiozzotte” della Storia patria.

Ha scritto Aris Alpi - direttore del sito “laltraimola.it” – in «Partigiano “Riccardo” e gli “spari prima” al Duce» riportato su “il Fatto Quotidiano” del 4 di maggio 2023:

martedì 9 maggio 2023

ItalianGothic. 46 «Il senso di Ignazio Benito La Russa per la Costituzione».

Ha scritto Diego Bianchi in “Che Storia” pubblicato sul settimanale “il Venerdì di Repubblica” del 28 di aprile 2023: «I resistenti non erano tutti uguali. I partigiani rossi volevano un'Italia modello Unione Sovietica», ha dichiarato il presidente del Senato, Ignazio Benito La Russa, non pago della meschina figura fatta con le dichiarazioni su Via Rasella e le Fosse Ardeatine, nell'ormai acclarata, orgogliosa e ignorante incapacità di tacere la propria insofferenza per il 25 Aprile alle porte.

domenica 7 maggio 2023

ItalianGothic. 45 “Biografia di un’Eccellenza”.

 

Ha scritto Tomaso Montanari sul settimanale “il Venerdì di Repubblica” del 24 di marzo 2023 a proposito “dell’orgia di potere” (per il potere) efficacemente rappresentata in un’opera di Rembrandt che risale all’anno 1635: (…). Chi è ebbro del proprio potere, disprezza non solo i corpi ma anche la dignità delle proprie vittime: e in questa danza macabra, l'uso dei simboli e la scelta dei tempi non sono mai casuali. Ma quell'ubriacatura di potere porta anche a non saper leggere ciò che pure appare chiaro, sotto gli occhi di tutti. E il giudizio, alla fine, arriva.

giovedì 4 maggio 2023

ItalianGothic. 44 Marco Belpoliti: «La scena si svolge all'interno di Palazzo Chigi…».


“La sportiva spagnola Beatriz Flamini ha infranto il record di permanenza sotto terra: 509 giorni. Alla sua uscita non sapeva nulla quindi della lite tra gli ego-vandali Renzi e Calenda; nulla di un prigioniero ucraino decapitato da soldati russi, bestie senza neanche la scusa del radiocollare scarico; nulla di quei dipendenti Ama che coi mezzi aziendali si appartavano con le prostitute, dando involontariamente ragione a chi sosteneva che il servizio di raccolta dell'immondizia da un po' di tempo sembrasse andare a puttane; nulla dell'arresto della donna di Messina Denaro che diceva al boss "Il mondo non ti capisce": capirai che scoperta, quello scriveva in codice apposta; nulla della frase sibillina della Madonna piangente apparsa a Trevignano: "Se bella vuoi apparire un po' devi soffrire", grazie a cui molti hanno mangiato la foglia, nonostante l'abbondanza di gnocchi. "Certo, come no", ha esclamato incredula la Flamini, "manca solo che il Dalai Lama abbia chiesto a un bimbo di succhiargli la lingua". Vabbè, alla fine è voluta tornare sotto terra”. (Tratto da “Meglio restare sotto” di Dario Vergassola, pubblicato sul settimanale “il Venerdì di Repubblica” del 28 di aprile 2023).

mercoledì 3 maggio 2023

MadreTerra. 06 Mino Rebussi: «Per la società odierna siamo invisibili. È il super mercato che dà da mangiare non l'apicoltore, il contadino, l'agricoltore».

                     Sopra. Serrastretta (Calabria, 31.10.2022). "Nella faggeta".

Ha scritto Maurizio Maggiani in “La terra torna ad ardere e chiede giustizia” pubblicato sul settimanale “Robinson” del quotidiano “la Repubblica” del 25 di febbraio 2023:

martedì 2 maggio 2023

Dell’essere. 84 «Maktub».

              Sopra. "Cobh, Ireland" penna e acquerello (2023) di Anna Fiore.

“Allora un eremita che visitava la città una volta l’anno, si fece avanti e disse: parlaci del piacere. Ed egli rispose: il piacere è un canto di libertà, ma non è la libertà. È la fioritura dei vostri desideri, ma non è il loro frutto. È una profondità che invoca un’altezza, ma non è né il mare, né il cielo. È l’ingabbiato che prende il volo, ma non è spazio racchiuso. In verità il piacere è una canzone di libertà. E io vorrei proprio che voi la cantaste con pienezza di cuore, senza però perdere il cuore nel canto. Alcuni dei vostri giovani cercano il piacere come se fosse tutto, e vengono giudicati e biasimati. Io non li giudicherei, né li biasimerei. Li lascerei cercare”. (…). Da “Il Profeta” di Kahlil Gibran.

lunedì 1 maggio 2023

Memoriae. 51 Svetlana Aleksievic: «Il tempo ha subito un'accelerazione che non riusciamo a governare, corre molto più veloce della nostra capacità di comprensione. Non riusciamo ad elaborare quel che stiamo vivendo».

Di seguito, “Il buio è sceso ma le parole non si sono spente”, intervista di Ezio Mauro alla scrittrice Svetlana Aleksievic – premio Nobel (2015) per la letteratura – pubblicata sul settimanale “Robinson” del quotidiano “la Repubblica” del 29 di aprile 2023: