Tratto da “Salvini,
è la stampa bellezza!” di Furio
Colombo, pubblicato su “il Fatto Quotidiano” del 14 di gennaio dell’anno 2015: Ciò
che c'è da dire su Salvini è già stato detto, se non altro riportando negli
anni le sue incedibili dichiarazioni da parlamentare europeo. È stato a lungo
considerato un personaggio minore della
banda della lega, persino minore di Belsito (ricordate, il tesoriere della Lega
che investiva in Tanzania?) . Improvvisamente è assurto a dimensioni
nazionali non a causa di una sua
speciale svolta di vita e di attività politica. Ma per una ricerca affannosa
delle televisioni, dei talk show, e della parte spiritosa (e crescente) dei commentatori
di quotidiani che avevano disperatamente bisogno di qualcuno disposto a dire le
cose che dice Salvini. Però la improvvisa e forte esposizione del ragazzo Salvini gli ha giovato, e la
Lega, nel vuoto in cui viviamo, con la saldatura sinistra- destra, l'invasione
dei renziani (escluso, finora, solo il bollettino meteorologico) e dominatori
della scena come Angelino Alfano, ha
cominciato a crescere. Infatti Salvini è sempre in onda, facendo credere che lo
è perché, la Lega cresce. Ma la Lega cresce perché lui è in onda. E non perché
l’ha fatta risorgere la formidabile guida di Salvini. C'è chi ci cascherà anche al momento del voto, data a
ferrea disciplina del Pd che resta strenuamente fedele a Berlusconi . E così il
vero beneficiario del pasticcio che ha fatto fuori il partito dei lavoratori
finisce per essere la peggiore aggregazione politica che l'Italia abbia
conosciuto dal 1945, manipoli di fascistoidi che tentano di spingere l'Italia a
compiere due delitti: affogare i
migranti (ci hanno già provato in grandi numeri, quando si utilizzavano per il
respingimento in mare motovedette
italiane affidate al comando di gente di Gheddafi).
E dichiarare guerra agli islamici, trasformando alcuni nuclei di nemici pericolosi in un universo (in Italia e nel mondo) di umiliati e offesi che diventano nemici per forza. Ecco spiegato il fenomeno Salvini. Finisce per apparire autorevole grazie a stampa e TV (del resto ricordate quando i quotidiani più seri trattavano il povero Bossi come il fatto nuovo della vita italiana?) e da l'impressione a molti italiani abbandonati o disorientati, che sia nato un nuovo leader. È triste, ma ancora una volta bisogna ripetere (però con tristezza) la famosa frase di Humphrey Bogart, ricordata da Eco nel suo ultimo romanzo “Numero Zero": "È la stampa, bellezza. E tu non puoi farci niente”.
E dichiarare guerra agli islamici, trasformando alcuni nuclei di nemici pericolosi in un universo (in Italia e nel mondo) di umiliati e offesi che diventano nemici per forza. Ecco spiegato il fenomeno Salvini. Finisce per apparire autorevole grazie a stampa e TV (del resto ricordate quando i quotidiani più seri trattavano il povero Bossi come il fatto nuovo della vita italiana?) e da l'impressione a molti italiani abbandonati o disorientati, che sia nato un nuovo leader. È triste, ma ancora una volta bisogna ripetere (però con tristezza) la famosa frase di Humphrey Bogart, ricordata da Eco nel suo ultimo romanzo “Numero Zero": "È la stampa, bellezza. E tu non puoi farci niente”.
Nessun commento:
Posta un commento