Tratto da “Magico
Woody” di Arianna Finos, pubblicato sul quotidiano la Repubblica il 21 di novembre
dell’anno 2014: (…). Allen, il suo cinema è pieno di maghi e prestigiatori. "Sì.
Stavolta sono partito dalle gesta di Houdini, famoso per aver smascherato falsi
medium. Nell'America anni Venti erano molti: rubavano i soldi alla gente
fingendo di comunicare con i morti, predire il futuro, possedere strani poteri.
Gli intellettuali e gli scienziati potevano essere raggirati, gli illusionisti
no".
Lei era appassionato fin da bambino di
trucchi magici. "Facevo pratica per ore. Mi piacevano la scatola cinese, i
trucchi con le carte e tutto l'armamentario. Ero bravo a fare le cose che si
fanno quando sei solo. Chiuso in camera a suonare jazz al clarinetto, scrivere,
provare giochi con le carte o le monete. Mi piacevano, quando mostravo i giochi
agli amici, le reazioni entusiaste. In fondo il regista è un illusionista, usa
gli stessi trucchi: convince il pubblico e poi lo sorprende, lo illude che
quello che c'è sullo schermo è vero".
Il film ("Magic in the
moonlight" n.d.r.) suggerisce che l'unica magia della vita è
l'amore. "Fortunatamente quando ci si innamora ci si appassiona. Incontri
qualcuno e una piccola magia ti attraversa. La vita è tragica e senza
significato, lo si capisce presto. Dio non esiste. Per sfuggire alla
depressione, alla paura, si cerca qualcosa che ci faccia sentire meglio. Alcuni
pensano che l'arte sia la risposta: io muoio ma la mia arte vivrà per sempre e
altre sciocchezze. I cattolici pensano: io muoio, ma la mia anima vivrà per
sempre. Altri cercano nuove strade per il conforto".
Perché così scettico sulle religioni? "Non
sono contro la fede individuale. Non ho questo tipo di sentimenti, ma li
rispetto. Ma le organizzazioni religiose sono terribili, con i loro precetti, i
capi eleganti che sanno quel che Dio vuole fingendo di avere le risposte.
Possono essere responsabili di gesti orrendi, ruberie, omicidi".
Quando ha perso le illusioni? "Molto
presto. Ero un bimbo quando ho scoperto che non c'era Babbo Natale e non c'era
Dio, nessun uomo con la barba che vegliava sul mondo e aveva creato le cose.
Sono cresciuto troppo in fretta. È spaventoso rendersi conto che non c'è
nient'altro fuori da te. L'unica cosa che puoi decidere è vivere la tua vita in
modo etico, morale. Non perché hai paura di andare all'inferno o c'è qualcuno
che veglia su di te. Perché è buono in sé e non per compiacere un'immaginaria
figura paterna".
Condivide la fede del suo personaggio nella
scienza? "Sì. Non ha tutte le risposte, ma è il meglio che l'uomo possa
fare. La scienza ci procura le medicine, la tecnologia, lo sciacquone del
bagno... Ci fa capire cos'è l'universo, da dove veniamo. E c'è un progresso
costante di invenzioni e scoperte che ci aiutano a vivere una vita migliore. Le
risposte più giuste che può fornire la razza umana le ha trovate la
scienza"
Quali sono i momenti magici della sua vita? "Quando
incontro qualcuno e m'innamoro, quando i bambini fanno qualcosa che mi
stupisce, quando suono. Quando guardo una partita ho momenti di estasi. Ma so
che sono piccole oasi nel deserto della tragedia. Ci sono momenti della vita
che sono meravigliosi, la vita non lo è. È un deserto pieno di polvere,
esplosioni, morte, violenza. Il meglio che puoi fare è godere dei fuggevoli
momenti di meraviglia, perché la vita va avanti, che tu voglia o no".
Il consenso di Obama, che lei ha sempre
sostenuto, è ai minimi storici. "Penso che sia una vergogna per gli Stati
Uniti. Obama è un grande presidente. Intelligente, onesto, perbene. Ha avuto
l'incarico in un momento terribile sul fronte economico e internazionale. Ha
fatto qualche errore, come tutti. Ma lo voterei ancora, se si candidasse".
Perché la gente gli ha voltato le spalle? "Penso
che il suo staff abbia perso la guerra mediatica. Non ha saputo esaltare le
cose buone che aveva fatto in materia di sanità, istruzione, ambiente. Lo
scrittore Henry Louis Mencker diceva che il pubblico americano non è mai stato
esempio di buone scelte. Coloro che Obama ha aiutato ora gli sono contro perché
non capiscono che dai prossimi non avranno benefici ma ferite. Obama sarà molto
rimpianto. E se non avesse avuto un'opposizione repubblicana così feroce,
avrebbe fatto cose meravigliose per il nostro paese".
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