Da “Le
avventure di M. R. il toscano, l’inefferrabile re delle cronache” di Alessandro
Robecchi, pubblicato su “il Fatto Quotidiano” del 26 di aprile dell’anno 2017: Con
tutto quello che succede sul pianeta,
dal derby nucleare tra le due persone peggio pettinate del mondo alla manovrina
di Padoan, dagli ordini di Trump a Gentiloni alle primarie del Pd, saranno
sfuggite ai lettori alcune notizie di cronaca. Cerchiamo di rimediare con un
piccolo riassunto. Firenze. Gli addetti della Polfer di Firenze hanno sorpreso
un uomo intento a cambiarsi in una toelette della stazione. Si tratta di M. R.,
già noto alle cronache e con numerosi precedenti per trasformismo, che tentava
di travestirsi da Emmanuel Macron, incorrendo così in diversi reati, tra cui
atti osceni in luogo pubblico e scambio di persona. “Lo abbiamo visto cianotico
e siamo intervenuti”, hanno detto gli agenti, accertato che M. R. cercava di
sembrare quaranta chili più magro. La vicenda si è chiusa con un verbale e un
ammonimento a non riprovarci, a cui M. R. ha risposto con “Bien sûr, au revoir!
Vive l’Europe!”. Non è la prima volta che M. R. cerca di travestirsi da
vincitore, era già successo in occasione di un défilé con la camicia bianca,
insieme a leader in camicia bianca tutti finiti malissimo. Roma. Una pattuglia
di Carabinieri ha sedato una rissa tra gang rivali nei pressi del ministero del
Tesoro. Le due bande che si sono fronteggiate erano capitanate da M. R.,
contrarissimo all’aumento dell’Iva prima delle primarie del Pd e poi prima
delle elezioni, e M. R., ex Presidente del Consiglio, inventore delle clausole
di salvaguardia nella passata legge di stabilità, che contenevano l’aumento
dell’Iva. Come sempre, lo scontro è iniziato con male parole e provocazioni,
per poi degenerare. I due M. R. interrogati separatamente, si sono rivelati la
stessa persona e si aspetta ora un confronto all’americana. Il bilancio dei
tafferugli è di un contuso: si tratta di un passante ignaro convolto nello
scontro, un tecnico, tale Pier Carlo Padoan, che ha riportato ferite
all’autostima curabili in dieci giorni. Pontassieve. Un noto blogger della
provincia di Firenze ha intrattenuto online gli iscritti al suo blog, Facebook,
Twitter, Instagram, PacMan e PokemonGo, oltre ai clienti della sua app, sui suoi pensieri alla
vigilia dell’incoronazione del nuovo/vecchio segretario del Pd che avverrà
domenica prossima. Ordinaria amministrazione, vanterie e chiacchiere, fino
all’atroce minaccia: subito dopo le primarie M. R. si occuperà di scuola, di
una nuova riforma della scuola, di nuove riflessioni sulla scuola, di inedite
soluzioni politiche per la scuola. La popolazione civile è stata avvertita,
professori, studenti e famiglie si apprestano a scendere nei rifugi. Timidi e
per ora prudenti i commenti delle associazioni del docenti: “Assistiamo con
rispettosa curiosità le prossime riflessioni del comandante Schettino sulla
riforma della navigazione”. Fiumicino.
Finalmente restaurato, tornerà nei cinema un capolavoro del giugno 2015,
sempre apprezzatissimo dalla critica e poco conosciuto al grande pubblico. Si
tratta di un raro documentario in cui un certo M. R., in evidente trance
agonistica, ammoniva di allacciarsi le cinture, perché “si decolla”, perché “Se
decolla Alitalia decolla l’Italia”. Secondo i recensori più acuti, si tratta di
un capolavoro di recitazione, perfetta sintesi del metodo Stanislavskij, in cui
l’attore esaspera il meccanismo dell’identificazione, diventa pietra, poi
albero, poi – esercizio di difficilissimo – salvatore di Alitalia. Per chi
studia recitazione si tratta di un documento prezioso, specie nei passaggi in
cui M. R. confessa di aver sempre sognato di fare lo steward e attacca
frontalmente i gufi che non credono al prodigioso rilancio della compagnia di
bandiera. Meno di due anni dopo, il film sarà proiettato a bordo degli aerei
Easy Jet e di tutte le compagnie di bandiera non affidate alle sapienti cure di
Montezemolo.
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