"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi

"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi
"Il bruco" (2017). Nikon Coolpix P900. Foto macro. Stato larvale della falena diurna "Macroglossum stellatarum" volgarmente detta "sfinge colibrì".

martedì 27 giugno 2023

ItalianGothic. 64 Dario Vergassola: «Menomale che Silvio c'è».


(…). …in Forza Italia qualcuno si è accorto che il fatto che non ci sia più Berlusconi non è nulla in confronto al fatto che ci sia ancora la Ronzulli.

lunedì 26 giugno 2023

ItalianGothic. 63 Sandro de L.: «La definitiva vittoria del berlusconismo, che fa danni all'Italia anche da morto».

Sopra. Peter Paul Rubens "Sant'Ambrogio impedisce all'imperatore Teodosio di entrare in chiesa" (olio su tela, 1615-17). 

Ha scritto Tomaso Montanari in “La Chiesa che sapeva dire di no” pubblicato sul settimanale “il Venerdì di Repubblica” del 23 di giugno 2023: (…), la storia riguarda Ambrogio, il santo vescovo di Milano: che secondo una tradizione molto amata, ma anche molto discussa, avrebbe impedito all'imperatore Teodosio di entrare in chiesa (e Rubens immagina che quella chiesa fosse il Duomo di Milano, rappresentato come un tempio del secondo Cinquecento), perché questi si era orribilmente macchiato di sangue reprimendo una rivolta popolare a Tessalonica. Nelle mani di Rubens questo episodio diventa indimenticabile: la forza bruta del potere, rappresentata dal seguito militare dell'imperatore, viene fermata dall'inerme prestigio spirituale del vescovo e del suo clero. Il senso è chiaro: non tutto è nella disponibilità del potere di questo mondo. Esiste un giudizio morale: ed esiste chi in nome di quel giudizio morale dice un no. Se sei l'imperatore puoi certo fare quello che vuoi: puoi massacrare una intera folla. Ma non puoi poi pretendere di essere accolto in chiesa come se nulla fosse. Ebbene, fa una certa impressione guardare questa scena oggi.

domenica 25 giugno 2023

ItalianGothic. 62 «"Se vincete, vi prometto un pullman di troie!". Galliani ride: "Le parole del Presidente sono sacre"».


Ha scritto Ray Banhoff in “Solo lui sapeva vendere ghiaccio agli eschimesi” pubblicato sul settimanale “L’Espresso” del 18 di giugno 2023: (…). Berlusconi era come uno di famiglia nel grande inconscio collettivo italiano. Era il padre arcaico e insuperabile che alimentava il nostro complesso di Edipo. Gli antiberlusconiani vivevano per combatterlo, i berlusconiani per adularlo.

sabato 24 giugno 2023

MadreTerra. 11 Ferdinando Boero: «L'ecologia è politica: non esistono società ed economie avulse dai sistemi ambientali».

            Sopra. Serrastretta (Calabria, 31-10-2022). "C'è Vita nella faggeta".

Ha scritto Umberto Galimberti in “Spaesamento” pubblicato sul settimanale “d” del quotidiano “la Repubblica” del 17 di giugno 2023:

venerdì 23 giugno 2023

Dell’essere. 91 Nichi Vendola: «Non esiste la famiglia se non come icona o ideologia. Appunto, ci sono le famiglie».


Ha scritto Umberto Galimberti in “La maternità surrogata” pubblicato sul settimanale “d” del quotidiano “la Repubblica” del 10 di giugno 2023: (…). Leggiamo nella Genesi (21, 1-21) che siccome Sara non riusciva ad avere figli offrì a suo marito Abramo la schiava egiziana Agar che partorì Ismaele. In seguito, come Iddio le aveva predetto, anche Sarà partorì un figlio, Isacco, e a quel punto intimò al marito di scacciare quella schiava e suo figlio per evitare che Ismaele diventasse, al pari di Isacco, erede. Ma a quel punto Iddio disse ad Abramo: "Non dispiacerti per il fanciullo e la tua schiava: ascolta la parola di Sara, perché da Isacco dovrà uscire la progenie che porterà il tuo nome, e dal figlio della tua schiava farò nascere un popolo perché anche quel figlio è seme tuo".

mercoledì 21 giugno 2023

Dell’essere. 90 Enzo Bianchi: «Nelle acque dell’Egeo ho sentito bestemmiare l’uomo e ho provato la tentazione di bestemmiarlo anch’io».

                                 Turchia. "2 di settembre dell'anno 2015".
 

«Il naufragio in Grecia fa rivivere il mio dolore, il nostro dolore. Sono affranta.  Ho il cuore spezzato per tutte le anime innocenti perdute, che non sono solo numeri in questo mondo. «Mai più» abbiamo sentito ripetere nel 2015, l'ho sentito innumerevoli volte. E cosa è cambiato? Quante anime innocenti si sono perse in mare da allora?

martedì 20 giugno 2023

ItalianGothic. 61 Concita De Gregorio: «Due Italie, due modelli, un solo futuro. Dipende da quale strada vogliamo indicare. Da quale omelia partire. Quale sentiero, quale esempio».


Ha scritto Gad Lerner in “Indulgenze e finte cerimonie: stavolta il piano B. è fallito” pubblicato su “il Fatto Quotidiano” del 15 di giugno 2023: Mai visti tanti mercanti nel tempio come ieri pomeriggio in Duomo a Milano.

lunedì 19 giugno 2023

ItalianGothic. 60 Isaia Sales: «L'unica fonte di dolore è la memoria. Perciò gli italiani sono meno infelici di altri popoli».


Ha scritto James L. Newell - autore di “Silvio Berlusconi: a Study in Failure”, edito da “Manchester University Press” (2019), docente presso l’Università “Carlo Bo” di Urbino – in “Sia funerali di Stato sia lutto nazionale per B.: ma siete seri?” pubblicato su “il Fatto Quotidiano” del 14 di giugno 2023:

sabato 17 giugno 2023

Dell’essere. 89 Vito Mancuso: «Dalla religione di Dio alla religione dell’Io».


Ha scritto Michele Serra in “Un po’ di anticapitalismo” pubblicato sul settimanale “il Venerdì di Repubblica” del 5 di maggio 2023: (…). A proposito di “populismo”: mai come in questo periodo storico i miliardari hanno incontrato i favori del popolo.

venerdì 16 giugno 2023

Dell’essere. 88 Michele Serra: «Il solo vero merito storico di Berlusconi è stato farci memoria di essere un popolo fragile, insicuro, asservibile. Ne ha saputo approfittare».


Ha scritto Michele Serra in “Come è fragile il popolo” pubblicato sul quotidiano “la Repubblica” del 14 di giugno 2023: La più precisa e rivelatrice delle commemorazioni l’ha fatta, senza saperlo, un conduttore Rai di seconda fila, in quella fascia mattutina che (come quella pomeridiana e serale) è stata il tripudio della santificazione di Berlusconi (il “servizio pubblico”, di qui in poi, scordatevelo). Ha raccontato di quella volta che B, in uno studio televisivo, gli andò incontro, e pur senza conoscerlo gli disse: “continui così, farà strada”. Tanto gli basta, al conduttore, per dedurne la grandezza e la generosità di Silvio.

giovedì 15 giugno 2023

MadreTerra. 10 Luca Tortolini: «A che cosa serve un albero? A nulla, un albero non serve a nulla».


Ha scritto il meteorologo Luca Mercalli in “Questa nuova siccità calda” pubblicato sul periodico mensile “Millennium” del mese di maggio 2023: Dai Pirenei alle Dolomiti la carta della siccità Europea del servizio satellitare Copernicus mostra una fascia di colori giallo-rossi. È dalla fine del 2021 che su questa regione piove pochissimo. Il polo del secco in Italia è il Piemonte.

mercoledì 14 giugno 2023

ItalianGothic. 59 Michele Serra: «Mi sono sempre chiesto come potessero votarlo i cattolici, per i quali l’umiltà (“polvere ritornerai”) dovrebbe essere la prima delle virtù. Evidentemente non lo è».


“Pernondimenticarneleinclitegesta”. Ha scritto Michele Serra in “Quello che è difficile spiegare” pubblicato sul quotidiano “la Repubblica” di ieri, martedì 13 di giugno 2023: Quello che è stato difficile spiegare, in tutti questi anni, è che la politica c’entrava, sì, ma relativamente. Se mezza Italia lo ha detestato, e mezza Italia applaudito, non è perché fosse “di destra”. Conosco persone “di destra” (una era mio padre) che quando lo vedevano in televisione cambiavano canale.

martedì 13 giugno 2023

ItalianGothic. 58 Pino Corrias: «Silvio sembrava felice come un bimbo di 86 anni. Che lei da quel giorno chiama effettivamente Bimbo, “il mio Bimbo”».


“Il Cavaliere e la volpe”, favoletta politicamente scorretta di Andrea Camilleri: Nel paese chiamato Iliata c’era un Cavaliere il quale ce l’aveva a morte con la Volpe. Non passava giorno che il Cavaliere, attraverso i suoi banditori che erano tanti e ben pagati, non raccontasse le malvagità della Volpe, ladra, invidiosa dei beni del Cavaliere e sempre pronta a portarglieli via, ricettacolo d’odio, spergiura, mentitrice, inaffidabile. E tutto questo perché? Solo perché il pelame della Volpe era rosso e il Cavaliere, assai più di un toro nell’arena, inferociva appena vedeva quel colore. Un giorno il Cavaliere, nascosto, vide che la Volpe voleva mangiarsi un grosso grappolo d’uva alta sopra un pergolato. La Volpe saltava e saltava con tutte le sue forze, ma, per quanto si impegnasse allo spasimo spiccando balzi sempre più alti, a un tratto si fece persuasa che quel grappolo era, per lei, irraggiungibile. «Perché sto qui a sprecare energia?», si domandò. «Oltretutto sicuramente quell’uva è troppo agra». E se ne andò. Il Cavaliere, nel suo nascondiglio, immediatamente si convinse che quell’uva era buonissima e che la Volpe aveva detto che era agra solo perché non era riuscita a prenderla. Così, avvicinatosi alla pergola, senza manco scendere da cavallo, agguantò il grappolo e ne fece un solo boccone. S’attossicò. L’uva era veramente agra.

lunedì 12 giugno 2023

Lamemoriadeigiornipassati. 38 Eugenio Scalfari: «Berlusconi possiede l'indubbia e perversa capacità di aver evocato gli istinti peggiori del paese».


“Il pelo, non il vizio”, favoletta politicamente scorretta di Andrea Camilleri: In Iliata ci fu un Cavaliere che, in pochi anni, accumulò una fortuna immensa. Un giorno alcuni magistrati cominciarono a interessarsi dei suoi affari. E cominciarono a piovergli addosso accuse di falso, corruzione, concussione, evasione fiscale e altro ancora. Arrivarono le prime sentenze di condanna. Il Cavaliere, attraverso i suoi giornali, le sue televisioni, i suoi deputati (aveva fondato un partito), scatenò una violenta campagna contro i magistrati che indagavano su di lui accusandoli d’esercitare una giustizia di parte. Lui stesso si definì un perseguitato politico.Tanto fece e tanto disse che molti iliatesi gli credettero.Poi un giorno (come capita e capiterà a tutti), morì.Nell’aldilà venne fatto trasìre in una càmmara disadorna. C’era un tavolino malandato darrè il quale, sopra una seggia di paglia, stava assittato un omino trasandato.«Tu sei il Cavaliere?», spiò l’omino.«Mi consenta», fece il Cavaliere irritato per quella familiarità. «Mi dica prima di tutto chi è lei».«Io sono il Giudice Supremo», disse a bassa voce l’omino.«E io la ricuso!», gridò pronto il Cavaliere che aveva perso tutto il pelo, la carne, le ossa, ma non il vizio.

domenica 11 giugno 2023

ItalianGothic. 57 Luigi Manconi: «I quasi ottant'anni trascorsi dalla fine della Seconda guerra mondiale sono stati effettivamente all'insegna dell'antifascismo. E come poteva essere altrimenti?».


Ha scritto Dario Vergassola in «Se va in onda "ballando col gerarca''» pubblicato sul settimanale “il Venerdì di Repubblica” del 9 di giugno 2023: (…). I comunisti si rassegnino: con buona pace di Gramsci, l'intellettuale organico è finito nell'organico. L'avevamo promesso: "Spezzeremo le reni all'Annunziata". Ed ecco fatto.

venerdì 9 giugno 2023

Memoriae. 58 Carlo Emilio Gadda: «Se non ci fosse guerra, ci sarebbe pace: nel cielo e nei cuori».


VanaGloriadiunRegime”. “Prima divisione nella notte”, racconto – proposto qui in parte - di Carlo Emilio Gadda riportato in “Italica” di Giacomo Papi alle pagine 155-160.

giovedì 8 giugno 2023

Memoriae. 57 Italo Calvino: «Il mondo porta in sé troppa parte del suo anacronistico armamentario per andare avanti senza tragiche scosse».

 
“La Guerra è un’Infamia. Sempre”. Ha scritto Michele Serra in “L’anima brutta della guerra” pubblicato sul quotidiano “la Repubblica” di oggi, giovedì 8 di giugno 2023: La grande diga spaccata per “ragioni strategiche” lascia intendere che per “ragioni strategiche” gli uomini in guerra sgozzerebbero i loro figli, sventrerebbero le loro madri, soffocherebbero i loro vecchi perché non siano di impiccio.

martedì 6 giugno 2023

ItalianGothic. 56 “La guerra è un’infamia. Sempre”.


Vanagloriadiunregime”. Ha scritto Giacomo Papi in “Italica” – alle pagine 136/138 -: (…). …fino al 1943 la morte accadde soprattutto altrove. La guerra, finanziata in deficit, aveva fatto crescere l'occupazione, la produzione e gli ordini alle imprese.

domenica 4 giugno 2023

Memoriae. 56 Giinther Anders: «Abbiamo rinunciato a considerare noi stessi come i soggetti della storia».


Ha scritto Umberto Galimberti in “È finita un’epoca?” pubblicato sul settimanale “d” del quotidiano “la Repubblica” del primo di aprile 2023: (…). noi siamo già usciti dalla storia, perché di storia si può parlare quando il tempo è iscritto in un disegno, che in versione religiosa si chiama salvezza, in versione laica progresso.

sabato 3 giugno 2023

Dell’essere. 86 Filippo Ceccarelli: «L’arte del complotto, della macchinazione, della congiura, della trama, della cospirazione, dell’intrigo, del maneggio è una cosa tutta nostra».


Complottisti&Visionari”. “Melodrammi, gialli e stragi: la congiura è tutta nostra” di Filippo Ceccarelli pubblicato sul settimanale “il Venerdì di Repubblica” di ieri, venerdì 2 di giugno 2023: Siamo italiani, che ci vuoi fare: e quindi non solo crediamo ai complotti, ma ce li inventiamo anche, sia quando sono delle bufale, sia quando già esistono per conto loro, comunque in gran numero.  Ogni volta i cattivi dei complotti sono esemplari puri di malvagità contro cui i disvelatori ostentano la più virtuosa indignazione. Il tutto va in scena fra luci e ombre, aure tenebrose, passioni, baratti, vendette, giuramenti, tradimenti, sempre sull’orlo di una crisi di nervi mentre in lontananza pare di cogliere l’eco di violini, ottoni e un rullio di tamburi.

venerdì 2 giugno 2023

MadreTerra. 09 Ray Banhoff: «È un disastro e ognuno si salverà da solo. Questo è lo scandalo».


Ci fu in un tempo passato un tale storico a nome Giustino Fortunato (1848-1932) che aveva definito la Calabria “uno sfasciume pendulo sul mare”. Ebbene, i suoi posteri ci hanno impiegato meno di 100 anni, dalla sua dipartita ad oggi, a ridurre tutto il “bel paese” a quello “sfasciume pendulo sul mare”, senza distinzione alcuna tra nord e sud, tra est ed ovest. Una grande conquista non vi è che dire: una unità finalmente conquistata dalle Alpi nevose (?) al Mongibello fumante.  Ha scritto Michele Serra in “Il Ponte è un lifting” pubblicato sul settimanale “il Venerdì di Repubblica” in edicola da oggi 2 di giugno 2023:

giovedì 1 giugno 2023

MadreTerra. 08 Elvira Seminara: «Siamo stolti, tracotanti e ingrati, divisi tra l'eccesso di umanizzazione disneyana e l'egocentrismo padronale degli umani».

                                      Sopra. "Trudy", foto di Anna Fiore. 

Ha scritto Philip Pulman (Norwich, 19 di ottobre dell’anno 1946) in “Gli animali sono i nostri spiriti guida” pubblicato sul settimanale “Robinson” del quotidiano “la Repubblica” del 17 di dicembre dell’anno 2022: