"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi

"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi
"Il bruco" (2017). Nikon Coolpix P900. Foto macro. Stato larvale della falena diurna "Macroglossum stellatarum" volgarmente detta "sfinge colibrì".

domenica 29 ottobre 2023

Memoriae. 88 Biagio Di Grazia: «Le lancette del Doomsday Clock sarebbero innescate e segnerebbero l’inizio del confronto nucleare e della scomparsa del genere umano».


“L’obiettivo è distruggere Gaza, questo male assoluto”. L’ha detto a Rete4 Dror Eydar, ex ambasciatore di Israele a Roma dal 2019 al ’22. Non distruggere Hamas, ma Gaza: un territorio abitato da 2,3 milioni di palestinesi che in stragrande maggioranza non hanno alcun rapporto con Hamas.

venerdì 27 ottobre 2023

Memoriae. 87 Luigi Manconi: «Ciò che davvero conta è “l’autorità dei sofferenti”, di cui scriveva Johann Baptist Metz».


(…). Non amo parlare basandomi interamente su numeri e statistiche. Cerco sempre di dare un volto alle vittime. Vivian Silver ha settantaquattro anni ed abita nel kibbutz Beeri. Non la conosco, ma so che è una militante della pace. Fa arrivare i bambini di Gaza negli ospedali israeliani. Esistono persone come lei, che rischiano la vita per contribuire al riavvicinamento dei due popoli. È stata rapita, non se ne conosce la sorte. Nulla, secondo me, può giustificare gesti di questo tipo. Ascolto i discorsi di chi su questa tragedia dice qualsiasi cosa. Ma nemmeno una resistenza nazionale può giustificare una barbarie simile, una tale violenza. Bruciare vive delle persone, uccidere dei bambini davanti ai loro genitori...Nulla può giustificare questo. Azioni simili non fanno che ritardare il necessario accordo tra israeliani e palestinesi — perché è evidente che tra i due popoli occorra trovare un modus vivendi sostenibile. Non vi sono altre opzioni possibili. (…). Il macabro ciclo di eventi a cui stiamo assistendo fa venire voglia di piangere. Il governo Netanyahu è composto da integralisti, membri dell’estrema destra, persone che si lasciano andare a delle provocazioni sul Monte del Tempio, a Gerusalemme. Mentre, da mesi, ogni settimana centinaia di migliaia di israeliani manifestano contro questo governo. Il sentimento più diffuso oggi è simile a quello di cinquant’anni fa. La storia purtroppo si ripete. Ma il ciclo che stiamo vivendo è peggiore di quello che la mia generazione conobbe. Nel 1973, ai tempi della guerra del Kippur, non vi furono villaggi distrutti, dati alle fiamme o occupati, né israeliani rapiti. Oggi è un’altra storia. Si è messo in moto un rituale terribile, fatto di bombardamenti, perdita di vite umane e spreco di tutte le risorse di questa regione, in nome del conflitto militare, e senza soluzione di continuità.

mercoledì 25 ottobre 2023

ItalianGothic. 77 Nanni Delbecchi: «Povero Lord Giambrummell, e poveri noi. Bei tempi quando la vita era altrove; adesso l'altrove non c'è più».


“(…). Giorgia Meloni se la tira da conservatrice, ma se c'è una cosa tristemente modernista nell'ascesa e caduta di Lord Giambrummell è la morte della vita privata, la digitalizzazione dei sentimenti che non risparmia nemmeno i potenti, anzi. Tutta la vicenda dei Giambrunez è una vicenda mediatica, galeotto fu lo studio televisivo, fu poi rischioso cavalcare l'onda anomala delle telecamere, fatale divenne il fuorionda.

martedì 24 ottobre 2023

Memoriae. 86 Donald Rumsfeld, Segretario della Difesa americana (2002): «“Sono interessato perché ci sono cose conosciute note. Poi ci sono cose sconosciute che non conosciamo e poi cose sconosciute che non sappiamo neppure di non sapere”».


Ha scritto ieri, 23 di ottobre 2023, Massimo Ammaniti in “Se si spegne la ragione” pubblicato sul quotidiano la Repubblica”: (…). Quello che è successo a Gaza con la distruzione dell’Ospedale e la morte di centinaia di persone, fra cui molti bambini, ha provocato uno scontro mediatico fra Israele e Hamas, ognuno per accusare l’altro per la responsabilità dell’eccidio, (…). Quello che è mancato in entrambi i popoli è il dolore e la disperazione per la drammatica morte di tante persone, sia che si trattasse dei malati ricoverati in ospedale sia delle famiglie che si erano rifugiate lì, nella speranza di potersi salvare dai bombardamenti.

domenica 22 ottobre 2023

Memoriae. 85 Giovanni Valentini: «All'origine di tutte le guerre, grandi o piccole che siano, alligna la malapianta delle disuguaglianze: economiche, sociali e religiose».

''... Che sto’ covo d'assassini/che ci insanguina la terra/lo sa bene che la guerra/è un gran giro de quatrini/che prepara le risorse/per i ladri delle borse". (Trilussa, 1914. Prima Guerra mondiale)

venerdì 20 ottobre 2023

Piccolegrandistorie. 58 Elena Stancanelli: «I profeti dell'oggi non lo cambiano il mondo. Lo accarezzano o lo strigliano, ma hanno a cuore soprattutto se stessi».

StoriediDonne”. 1“Tra invidia e fastidio” di Chiara Valerio: All'inizio dell'autunno pensa all'estate. D'estate la corte della casa al piano terra si riempie di zanzare.  Nonostante innaffi poco le piante - che in effetti hanno un'aria gialla - la corte diventa un cortile di insetti che segnano traiettorie. Avendo ascoltato troppo Battiato da ragazza, le traiettorie le paiono geometrie esistenziali. Zanzare, lumache, tafani, come polli, tacchini, galline. Pavoni pure. Ma soprattutto zanzare. Le zanzare si sentono, ronzano, gli altri insetti sono muti, o emettono suoni oltre ciò che il suo orecchio umano - un orecchio di mezza età, non più particolarmente ricettivo dunque - può ascoltare, sentire, percepire. Termini che subito diventano esoterici. Talvolta, di sera, spuntano le lucciole. Se le zanzare fossero luminose, come sarebbe più facile. Tira le briglie al pensiero, torna a guardarsi intorno. La donna che ascoltava le lumache, la donna che sussurrava ai tafani, la donna che scacciava le zanzare. Le viene da ridere.

mercoledì 18 ottobre 2023

Piccolegrandistorie. 57 Virginia Woolf: «C’è un altro modo di combattere per la libertà – senza armi; possiamo combattere con la mente».


«(…). Ogni essere umano ha bisogno di una patria, non quella che intendono certi rozzi patrioti sempre pronti a fare a pugni, e neppure una qualche religione, insipido assaggio di una patria ultraterrena. No: una patria che racchiuda in sé il suolo, il lavoro, gli amici, la ricreazione, l’ambito spirituale della propria attività, facendone un tutto naturale, ben ordinato, un vero cosmo personale. La migliore definizione di patria è: biblioteca». (Da «Auto da fe’» di Elias Canetti).

lunedì 16 ottobre 2023

Memoriae. 84 Haggai Matar, giornalista israeliano: “Il terrore che gli israeliani stanno sentendo in questo momento, me compreso, è un frammento di ciò che i palestinesi hanno sentito”.


Ha scritto Tomaso Montanari in “Contro l’inconscio hitlerismo, l’antidoto sarà soltanto la pace” pubblicato su “il Fatto Quotidiano” di oggi, lunedì 16 di ottobre 2023: Sotto un bombardamento nazista, Virginia Woolf annotava (la traduzione è di Nadia Fusini): “Il giovane aviatore su in cielo non è guidato solo dalle voci degli altoparlanti e dei politici; è guidato da voci che ha dentro di sé, istinti incoraggiati e nutriti dall’educazione e dalla tradizione. Dobbiamo aiutare i giovani uomini inglesi a strapparsi dal cuore l’amore delle medaglie e delle decorazioni. Dobbiamo creare attività più onorevoli per chi cerca di dominare in sé stesso l’istinto al combattimento, l’inconscio hitlerismo. … Dobbiamo fare felicità. Dobbiamo tirarlo fuori dalla sua prigione, all’aperto”.

sabato 14 ottobre 2023

Memoriae. 82 Umberto Galimberti: «Il viandante non ha una meta da realizzare, non ha neanche un sentiero da percorrere. A tracciare il pensiero del viandante sono le sue orme».

                            Sopra. "Il viandante", olio su tela di U. Verdirosi. 

«E un giovane disse: parlaci dell’amicizia. Ed egli rispose: l’amico è il vostro bisogno corrisposto. È il campo che seminate con amore e mietete rendendo grazie. È la vostra mensa e il vostro focolare. Perché a lui giungete affamati e in cerca di pace. Quando l’amico vi dice quel che pensa, non abbiate timore di dire il no, o il sì, che sono nella vostra mente. E quand’è silenzioso, il vostro cuore non cessi di ascoltare il suo cuore; giacché nell’amicizia, senza parlare, tutti i pensieri e desideri e aspettative nascono e vengono condivisi con gioia non acclamata. Quando lasciate l’amico, non rattristatevi; perché ciò che più amate in lui può sembrarvi più chiaro durante la sua assenza, come la montagna allo scalatore appare più nitida dal piano. E fate che nell’amicizia non vi sia altro fine, se non l’approfondimento dello spirito. (…)». (Da “Il Profeta” di Kahlil Gibran).

venerdì 13 ottobre 2023

Memoriae. 81 Elena Basile: «Il terrorismo è un fenomeno storico. La violenza terrorista nasce quando i canali politici si chiudono e risultano impraticabili».


Ha scritto Elena Basile - “Ipazia”, pseudonimo utilizzato per le Sue primissime collaborazioni giornalistiche – in “Chi non fa terrorismo scagli la prima pietra” pubblicato su “il Fatto Quotidiano” dell’11 di ottobre 2023: (…). Che smemorati i nostri intellettuali progressisti! Hanno già dimenticato Sabra e Chatila, il massacro durato 19 ore, durante il quale le falangi libanesi trucidarono 1300 civili, donne e bambini, sotto la protezione e la benevola sorveglianza delle truppe di Sharon.

mercoledì 11 ottobre 2023

Piccolegrandistorie. 56 Italo Calvino: «Visto così lo spaventapasseri sembrava l'attaccapanni di un crocefisso».


“Lo spaventapasseri”, racconto (del 13 di agosto dell’anno 1941, sinora inedito) di Italo Calvino – nato a Santiago de Las Vegas de La Habana il 15 di ottobre dell’anno 1923 e morto a Siena il 19 di settembre dell’anno 1985 – riportato sul settimanale “Robinson” del quotidiano “la Repubblica” dell’8 di ottobre 2023 con il titolo “Un frac nel campo di grano”:

martedì 10 ottobre 2023

Memoriae. 80 Benjamin Netanyahu: «“Abbiamo dei vicini che sono nostri acerrimi nemici… Io mando loro messaggi in continuazione, li inganno, li destabilizzo e li colpisco in testa… È impossibile raggiungere un accordo con loro… ma noi controlliamo l’altezza delle fiamme”».


Ha scritto Marco Travaglio in “Dagli amici li guardi Iddio” pubblicato su “il Fatto Quotidiano” di oggi, martedì 10 di ottobre 2023: (…). …i fatti dicono che Israele ha tutto il diritto di esistere nei confini tracciati dall’Onu nel 1948; ha tutto il diritto di difendersi dalle aggressioni; merita tutta la solidarietà per le stragi e i sequestri di innocenti subiti nell’attacco terroristico di sabato. Ma oggi, trent’anni dopo gli accordi di Oslo fra Rabin e Arafat, non regge più la giustificazione dei territori occupati in attesa di restituirli in cambio del riconoscimento dai Paesi arabi, come Begin fece con Sadat a Camp David nel 1978.

lunedì 9 ottobre 2023

ItalianGothic. 76 Elena Basile: «Le lancette del giorno del giudizio restringono i tempi».


“Siamo circondati dalla paura, trafitti da ogni tipo di paura, consegnati alla paura. E siamo divenuti ostaggi di questo morbo che annichilisce. (…). Sono qua con un video che arriva sugli scontri in Israele: è così orrido e il fatto che con le chat tutto ti entri in casa all'improvviso, e tutto o quasi ti faccia sobbalzare, rende ancora più angosciante la domanda: ma cosa diavolo sta capitando al mondo?”.

domenica 8 ottobre 2023

Memoriae. 79 Della “Libertà”. 2


«(…). Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze. Di certezze – rivestite della fastosità del mito o edificate con la pietra dura del dogma – sono piene, rigurgitanti, le cronache della pseudocultura, degli improvvisatori, dei dilettanti, dei protagonisti interessati. Cultura significa misura, ponderatezza, circospezione: valutare tutti gli argomenti prima di pronunciarsi, controllare tutte le testimonianze prima di decidere, e non pronunciarsi e non decidere mai a guisa di oracolo dal quale dipenda, in modo irrevocabile, una scelta perentoria e definitiva. (…)». (Dal saggio di Norberto Bobbio “Invito al colloquio” 1951).

sabato 7 ottobre 2023

giovedì 5 ottobre 2023

Memoriae. 77 Corrado Alvaro: «È un grave errore non aver voluto presentare all'Italia il conto da pagare».

Ha scritto oggi, giovedì 5 di ottobre 2023, Michele Serra in “E se provassimo con il piano B?”, pubblicato sul quotidiano “la Repubblica”: (…). Il dubbio è questo: che questa Costituzione, per noi popolo italiano, sia “troppo”.

lunedì 2 ottobre 2023

Capitalismoedemocrazia. 83 Antonio Bello: «“Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la carriera diventa idolo della vostra vita”».

                   Sopra. Antonio Bello (1935-1993), già vescovo di Molfetta.

Ha scritto Michele Serra in “Il capitalismo sul lettino” pubblicato sul quotidiano “la Repubblica” del 13 di settembre 2023: Che cosa è successo al capitalismo mondiale? E soprattutto, che cosa è successo ai capitalisti?

domenica 1 ottobre 2023

Uominiedio. 43 «Cercasi Dio».


Ha scritto Michele Serra in “Chi lo nomina invano” pubblicato sull’ultimo numero in edicola del settimanale “il Venerdì di Repubblica” del 29 di settembre 2023: Ho sempre pensato, fin da ragazzo, che niente di più odioso e violento possa macchiare la politica quanto nominare Dio invano.