Sopra. "Sansone accecato dai Filistei" di Rembrant (1636) Francoforte
“L’obiettivo è distruggere Gaza, questo male assoluto”. L’ha detto a Rete4 Dror Eydar, ex ambasciatore di Israele a Roma dal 2019 al ’22. Non distruggere Hamas, ma Gaza: un territorio abitato da 2,3 milioni di palestinesi che in stragrande maggioranza non hanno alcun rapporto con Hamas.
Sopra. "Il viandante", olio su tela di U. Verdirosi.
«E un giovane disse: parlaci dell’amicizia. Ed egli rispose: l’amico è il vostro bisogno corrisposto. È il campo che seminate con amore e mietete rendendo grazie. È la vostra mensa e il vostro focolare. Perché a lui giungete affamati e in cerca di pace. Quando l’amico vi dice quel che pensa, non abbiate timore di dire il no, o il sì, che sono nella vostra mente. E quand’è silenzioso, il vostro cuore non cessi di ascoltare il suo cuore; giacché nell’amicizia, senza parlare, tutti i pensieri e desideri e aspettative nascono e vengono condivisi con gioia non acclamata. Quando lasciate l’amico, non rattristatevi; perché ciò che più amate in lui può sembrarvi più chiaro durante la sua assenza, come la montagna allo scalatore appare più nitida dal piano. E fate che nell’amicizia non vi sia altro fine, se non l’approfondimento dello spirito. (…)». (Da “Il Profeta” di Kahlil Gibran).
«(…). Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze. Di certezze – rivestite della fastosità del mito o edificate con la pietra dura del dogma – sono piene, rigurgitanti, le cronache della pseudocultura, degli improvvisatori, dei dilettanti, dei protagonisti interessati. Cultura significa misura, ponderatezza, circospezione: valutare tutti gli argomenti prima di pronunciarsi, controllare tutte le testimonianze prima di decidere, e non pronunciarsi e non decidere mai a guisa di oracolo dal quale dipenda, in modo irrevocabile, una scelta perentoria e definitiva. (…)». (Dal saggio di Norberto Bobbio “Invito al colloquio” 1951).
Sopra. Antonio Bello (1935-1993), già vescovo di Molfetta.
Ha scritto Michele Serra in “Il capitalismo sul lettino” pubblicato sul quotidiano “la Repubblica” del 13 di settembre 2023: Che cosa è successo al capitalismo mondiale? E soprattutto, che cosa è successo ai capitalisti?
Ha scritto Michele Serra in “Chi lo nomina invano” pubblicato sull’ultimo numero in edicola del settimanale “il Venerdì di Repubblica” del 29 di settembre 2023: Ho sempre pensato, fin da ragazzo, che niente di più odioso e violento possa macchiare la politica quanto nominare Dio invano.