"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi

"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi
"Il bruco" (2017). Nikon Coolpix P900. Foto macro. Stato larvale della falena diurna "Macroglossum stellatarum" volgarmente detta "sfinge colibrì".

giovedì 23 luglio 2020

Ifattinprima. 78 I “Rosiconi”.


Quadro primo. I “rosiconi” del prima. Tratto da “Ricoveri Fund” di Marco Travaglio, pubblicato su “il Fatto Quotidiano” del 22 di luglio 2020: (…). “Conte pronto a svendere l’Italia. Vuole ricorrere al Mes, una trappola che ci consegnerà alla Troika” (Verità, 26.3).
“Inizia il dopo Conte” (Giornale, 4.6).

“Il governo punta al Mes. Lo chiederà a luglio con Spagna e Portogallo” (Repubblica,14.6).
“Conte prepara il sì al Mes” (Messaggero, 20.6).
“L’Europa fa cucù a Giuseppi” (Verità, 20.6).
“L’Ue sbugiarda Conte millantatore” (Giornale, 20.6).
“Conte pensava di avere già in tasca 200 miliardi. Peccato che mezzo continente lo detesti: debole e indebitato. I soldi ce li daranno con l’elastico” (Pietro Senaldi, Libero, 21.6).
“Il gelo Merkel-Conte” (Corriere della Sera, 27.6).
“Scontro Merkel-Conte” (Messaggero, 27.6).
“Il governo e la sindrome di Rumor. La strategia del rinvio sistematico” (Marcello Sorgi, Stampa, 3.7).
“Conte inizia il suo tour in Europa rimediando solo porte in faccia” (Verità, 9.7).
“Il principio di realtà rifiutato”, “Conte si sta appalesando come uno dei più straordinari illusionisti della nostra storia. Ipnotizzata la sua maggioranza, annuncia, dice, si contraddice, rinvia alla fine poi ricomincia riportandoci al punto di partenza” (Paolo Mieli, Corriere della Sera, 10.7).
“Giuseppi punta tutto sul Recovery Fund, ma Merkel gliel’ha già smontato. Saranno 500 miliardi e non 750. Germania e Olanda gongolano” (Verità, 10.7).
“Accattonaggio europeo. Conte chiede l’elemosina. Col cappello in mano” (Libero, 14.7).
“Una stagione al tramonto”, “Nell’ottobre 2011 un episodio ‘umiliante’ segnalò la perdita di credibilità di Silvio Berlusconi e del suo governo in Europa… I sorrisi ironici che Merkel e Sarkozy si scambiarono, seguiti dalle risate in sala, produssero sconcerto in Italia… Berlusconi fu indotto a dimettersi… A Berlino è accaduto qualcosa che sembra suggerire una certa analogia con quel lontano episodio… al termine del colloquio tra Merkel e Conte… Nessun sorrisetto, ma sembra prevalere di nuovo la sfiducia verso chi governa in Italia… la diffidenza e il sospetto… L’assetto politico di Roma suscita crescenti dubbi tra i nostri partner… Autostrade può essere l’incidente su cui il governo inciampa. Una stagione politica si sta concludendo… L’esaurimento del Conte2 è sotto gli occhi di chiunque voglia vedere” (Stefano Folli, Repubblica, 15.7).
“Sul ring europeo con le mani legate”, “L’Italia non potrebbe arrivare peggio preparata al vertice europeo… Governo e classe politica hanno fatto il possibile per danneggiare le nostre capacità di negoziare da una posizione di credibilità… La gran confusione sul Mes non ha migliorato la nostra attendibilità… La debolezza politica di Conte è un altro elemento di vulnerabilità per l’Italia. Qualsiasi impegno che il premier potrà pronunciare sarà sempre visto col beneficio del dubbio sulla durata del governo… Il sovranismo economico riscoperto da Conte è stato, forse, l’errore più grave di tutti. Alla Merkel che suggeriva di prendere in considerazione il Mes, il nostro premier ha risposto: i conti in Italia li faccio io. Sbagliato… È stato proprio questo atteggiamento che ha spinto tedeschi e francesi, che pure avevano proposto il Recovery Fund, a dare credito alla richiesta dei ‘frugali’ di lasciare ai governi, e non alla Commissione, l’esercizio della condizionalità sull’elargizione dei fondi” (Andrea Bonanni, Repubblica, 17.7).
“Ue, l’Italia all’angolo”, “Processo all’Italia. L’Olanda guida l’accusa: ‘Non ci fidiamo più’” (Repubblica, 18.7).
“Conte Dracula. In Europa rischiamo di restare a secco”, “A questo governo i soldi dell’Europa fanno schifo” (Alessandro Sallusti, Giornale, 18.7).
“L’Ue non dà i soldi perché non si fida di Conte. Voi al suo posto cosa fareste? Spaventano le politiche dei grillini: nazionalizzazioni e assistenzialismo a pioggia” (Libero, 18.7).
“La Merkel ci usa per giocare la sua partita. Viene descritta come la nostra paladina, ci concederà poche briciole” (Claudio Antonelli, Verità, 18.7).
“Cosa abbiamo fatto per meritarci questo? Dopo il Cazzaro verde, abbiamo il Cazzaro con la pochette! In pratica l’Ue ci ripresterebbe una parte del nostro contributo al budget Ue (15 mld l’anno)… per evitare il crack, Conte sarà costretto a chiedere all’Ue un prestito. E a quel punto l’Italia ha la troika in casa. Una vittoria di Pirro che il Conte Casalino proverà a rivenderla come un trionfo… (per finire nella merda)” (Dagospia, 20.7).
“Conte viene gonfiato come una zampogna a Bruxelles” (Dagospia, 20.7).
“Grazie per gli spicci. Dopo aver calato le braghe davanti ai ‘frugali’, Conte esulta” (Dagospia, 21.7).
“Conte si fa fregare: invece di avere aiuti dall’Ue otterrà altri prestiti” (Libero, 21.7).
“Merkel e Macron salvano l’Italia. I soldi arrivano (200 miliardi), ma non è merito del governo: decisive le posizioni di Francia e Germania” (Alessandro Sallusti,Giornale, 21.7).
Dai, su, non fate così: andrà peggio la prossima volta.

Quadro secondo. I “rosiconi” del dopo. Tratto da “Traduzione simultanea” di Marco Travaglio, pubblicato su “il Fatto Quotidiano” di oggi 23 di luglio: (…). Giuseppe Conte. “Il successo non è mio, ma dell’Italia. L’applauso del Parlamento mi ha emozionato, ma è per tutta l’Italia”. Traduzione: “Vi rode, eh, bastardi? Padre Pio, fammi la grazia, tagliami la lingua”.
Matteo Salvini. “È una fregatura grossa come una casa”. Traduzione: “Per me”.
Giorgia Meloni. “Conte si è battuto contro le pretese egoistiche dei Paesi nordici ed è uscito in piedi, ma poteva andare meglio”. Traduzione: “La figura di merda del rosicone la lascio al cazzaro”.
L’Innominabile. “Conte è stato bravo e gliene diamo atto”. Traduzione: “Tanto non vale, c’ho le dita incrociate dietro la schiena”.
Elisabetta Casellati. “Mi scusi, presidente Conte, ma non si possono fare fotografie in aula. Non usate macchine fotografiche, non si può fare!”. Traduzione: “Tutti ’sti applausi in aula a Conte non li sopporto, sgrunt… c’ho un travaso di bile, grrrr… che posso inventarmi per interromperli? Come? Le macchine fotografiche? Ma quali macchine fotografiche, idioti! Siamo nel 2020, ora ci sono gli smartphone! Ah, devo dire che le ho viste lo stesso? Bravi, idea astuta, non ci sarei mai arrivata. Adesso lo dico”.
Silvio Berlusconi: “Accordo buono. Pericolo per l’Europa dai partiti sovranisti”. Traduzione: “Cribbio, quel cazzaro mi farà diventare comunista”.
Renato Brunetta. “Avevamo consigliato al premier di andare a Bruxelles con spirito europeista”. “Un bene per il Paese, ma Conte ha presentato un’Italia piccola e furba”. Traduzione: “Per quella piccola ha seguito i miei consigli”.
Augusto Minzolini. “Il governo delle marchette rischia di fare crac sui fondi” (il Giornale, 22.7). Traduzione: “Io le marchette me le pagavo con la carta della Rai. Se serve una consulenza, sono qui”.
Daniele Capezzone. “Conte festeggia per nascondere la sconfitta” (La Verità, che lo firma “Capezzome”, 2.7). Traduzione (anzi, traduziome): “Stavolta mi vergogno troppo persino io. Scrivo in incognito”.
Vittorio Feltri. “Festeggiano Conte perché ci indebita”. “Non illudetevi, alla fine pagheremo noi”, “Occhio alla fregatura”. Traduzione: “Hic!”.
Stefano Folli (Repubblica, 22.7). “….”. Traduzione: “Oggi non scrivo. Rispettate il mio lutto, abbiate pietà”.
Marcello Sorgi. “Conte rafforzato. Sarà lui a dare le carte” (La Stampa, 22.7). Traduzione: “Prendete i miei pezzi degli ultimi due anni: dove ho scritto mai scrivete sempre, dove ho scritto brutto scrivete bello, dove ho scritto cade scrivete regge”.
Sabino Cassese. “Non è solo questione di soldi” (Corriere della Sera, 21.7). Traduzione: “Quel maledetto avvocaticchio porta a casa 209 miliardi, e io che dico? Occhio a non copiare Salvini, sennò da idolo degli antisovranisti divento l’idolo dei sovranisti. Dunque: se Conte porta patate, io dico che non è solo questione di patate; se porta soldi, io dico che non è solo questione di soldi. Furbo, io. Ammazza che volpe! Chissà se al Corriere ci cascano. Massì, dài, è una vita che se la bevono”.

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