Da “Buon
appetito” di Marco Travaglio, su “il Fatto Quotidiano” del 19 di ottobre
2016: “L’effetto principale della riforma del lavoro di Renzi è tutto nei
dati forniti nell’Osservatorio Ipns sul precariato per i primi 8 mesi
dell’anno… Eliminato di fatto l’articolo 18 e finiti gli incentivi, il trend è
tutto tranne che positivo: -8,5% di assunzioni e +31% di licenziamenti rispetto
ai primi otto mesi del 2015. Arrivano al 28% in più i licenziamenti
disciplinari, che il Jobs Act ha reso più facili… Dopo avere speso oltre 14
miliardi per gli sgravi, il governo ha preso atto del flop: nella prossima
legge di Bilancio non saranno rinnovati, se non per i giovani assunti dopo uno
stage o tirocinio. Infine i voucher, nuova frontiera del precariato: nel
gennaio-agosto 2016 ne sono stati venduti 96,6 milioni (+35,9%)”
(ilfattoquotidiano.it, ieri). “Raddoppiano i poveri. E i giovani colpiti dalla
crisi superano gli anziani. Nel Sud gli italiani si rivolgono alla Caritas più
degli immigrati. In grandi difficoltà le famiglie monoreddito e i lavoratori
precari… I poveri sono passati dagli 1,8 milioni del 2007 ai 4,6 milioni del
2015… Il Rapporto 2016 della Caritas rivela che la povertà assoluta colpisce il
7,6% della popolazione, contro il 3,1% del 2007. Compresi i giovani (oltre il
10% di chi ha meno di 34 anni è un povero assoluto), le famiglie con pochi bimbi,
i lavoratori precari o con stipendio troppo basso… Eurostat afferma che
l’Italia è tra i Paesi con i maggiori aumenti del rischio di povertà ed
esclusione sociale. Con una crescita di 3,2 punti percentuali siamo quarti,
battuti solo da Grecia (+7,6), Cipro (+5,6) e Spagna (+ 4,8). Il 28,7% degli
italiani è a rischio di povertà o esclusione sociale. In stato di ‘grave
deprivazione materiale’ è ben l’11,5%: vuol dire non potersi riscaldare bene in
casa, non poter mangiare proteine almeno una volta in due giorni, non poter
fare una settimana di vacanza” (La Stampa, ieri). (…). “Rapporto Istat sul
2014: oltre 3 milioni e mezzo di lavoratori in nero, 180 mila in più rispetto
al 2013; e 17 miliardi di Pil (l’1% del totale) frutto di traffico di droga,
prostituzione e contrabbando di tabacco. Sommando alle attività illecite anche
il nero, nel 2014 l’‘economia non osservata’ è arrivata a 211 miliardi, il 13%
del Pil: di questi, il 46,9% è frutto di evasione fiscale, il 36,5% di lavoro
irregolare (era il 34,7% nel 2013), l’8,6% di altre componenti (affitti in
nero, mance e paghe fuori busta) e l’8% di attività illegali. I nuovi dati
superano di quasi 5 miliardi i valori del 2013 e di 8 quelli del 2011… Il
valore aggiunto generato dalla sola economia sommersa, cioè tutto ciò che
sfugge al fisco, ammonta a 194,4 miliardi (12% del Pil)” (ilfattoquotidiano.it,
sabato). “L’apposita commissione del Tesoro denuncia che in un anno mancano
all’appello delle Entrate 109 miliardi di imposte, 2 miliardi e passa in più
dell’anno prima. Renzi rivendica nel 2015 il ‘record di tutti i tempi’ di lotta
all’evasione con 15 miliardi recuperati. Peccato che secondo la Corte dei conti
i miliardi realmente riscossi siano stati solo 7,7, in netto calo rispetto al
2014 e a 10 anni fa” (il Fatto Quotidiano, ieri). “Aveva assicurato al
Parlamento che la prima voluntary disclosure sarebbe stata anche l’ultima e che
la lunga stagione dei condoni all’italiana… era conclusa. Invece… ecco la
seconda sulla liquidità sottratta al fisco e ai magistrati in cassette di
sicurezza o in casa sotto il materasso e nei muri, come ha fatto Fabrizio
Corona… L’obiettivo del Tesoro è tassarli al 30-35%, meno dell’aliquota Irpef
più alta (43%)…Ma non tutti i capitali nascosti provengono dall’evasione
fiscale. Dietro questa copertura sono stati riciclati anche proventi da
attività criminali… Ma controlli troppo stringenti non fanno avvicinare i
possibili beneficiari più facoltosi e addio ai 2 miliardi di incassi. Maglie
larghe rischiano di dare il via alla più grande operazione di riciclaggio di
denaro sporco della storia della Repubblica”(il Fatto Quotidiano, ieri). “Il
governo prepara la sanatoria sui contanti”, “Tasse non pagate: buco da 795
miliardi… Per la Corte dei conti si può recuperare solo il 4,8% (La Stampa,
ieri). “Fisco, allarme per le sanatorie. ‘Sconti a Maradona e Corona e uno
scivolo per i più ricchi’. Le agenzie di riscossione temono un crollo per le
entrate a partire dal 2018” (Repubblica, ieri). “Il ritorno delle ‘false’ partite
Iva” (Repubblica, ieri). (…). Questo e altro con la “sinistra” al governo. Poi
c’è pure la destra.
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