Mi sono lambiccato per tutto il pomeriggio ove
collocare la notizia del trapasso di Gigi Proietti, ovvero in quale delle “rubrichette”
collocarne il ricordo. Una rubrichetta che fosse all’altezza di quel genio, “protagonista”
del giorno. Alla fine mi sono risolto a parlarne in “ifattinprima” poiché Gigi
è stato uno straordinario osservatore dei “fatti” vissuti dalla “ggente”, ne ha
saputo cantare quegli aspetti più straordinari che in quei “fatti” riusciva
sempre brillantemente a scoprire e mostrare a tutti gli altri, questi ultimi disattenti
o superficiali i più. Un primato questo come quell’altro primato di Gigi stabilito
proprio ieri, per come sempre avviene per i “pre-destinati” (come per quell’altro
“Bardo”): nascere e morire nello stesso giorno, ovvero, per Gigi nostro, il 2
di novembre.
"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi

"Il bruco" (2017). Nikon Coolpix P900. Foto macro. Stato larvale della falena diurna "Macroglossum stellatarum" volgarmente detta "sfinge colibrì".
martedì 3 novembre 2020
lunedì 2 novembre 2020
Virusememorie. 44 «La pandemia rivela i limiti del liberalismo occidentale».
Tratto da “Noi,
schiavi felici della pandemia digitale”, intervista di Carlo Pizzati al
filosofo sudcoreano Byung-Chul Han pubblicata sul quotidiano “la Repubblica”
del 31 di ottobre 2020:
domenica 1 novembre 2020
Quellichelasinistra. 18 «I fascismi tra le due guerre produssero un apparente ossimoro incarnando una destra rivoluzionaria».
Scriveva Piero Ignazi in “Quei giovani senza memoria” pubblicato il 7 di ottobre dell’anno 2019
sul quotidiano “la Repubblica”:
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