Da “Senti
chi parlava” di Marco Travaglio, pubblicato su “il Fatto Quotidiano” del 20
di maggio 2018: “Fanno il Daspo ai tifosi, va fatto il Daspo ai politici che prendono
le tangenti: mai più” (7.5.2014). Chi l’ha detto? I giustizialisti
grilloleghisti che hanno firmato il contratto di governo? No, Matteo Renzi, lo
stesso che ora tuona contro i “giustizialisti” che vogliono il Daspo per i
politici corrotti.
“Se la vicenda Eternit è un reato ma prescritto, vuol dire che bisogna cambiare le regole del gioco sulla prescrizione: non ci deve mai più essere l’incubo della prescrizione” (20.11.2014). Chi l’ha detto? I manettari Di Maio&Salvini che vogliono fermare la prescrizione al rinvio a giudizio? No, Matteo Renzi, lo stesso che ora strilla contro il “giustizialismo” di chi vuol farla finita con la prescrizione.
“È da troppo tempo che stiamo aspettando una
riduzione del numero dei parlamentari, l’abolizione dei vitalizi, la riduzione
delle spese di Camera e Senato e naturalmente una legge sulla corruzione che
sia più dura”(12.10.2012). Chi l’ha detto? I populisti lega-stellati che hanno
inserito questi punti nel contratto? No, Matteo Renzi, lo stesso che ora
annuncia opposizione dura su tutti i fronti al governo populista.
“La Tav rischia di essere un investimento
fuori scala e fuori tempo… Iniziative come la Torino-Lione non sono dannose,
sono inutili. Sono soldi impiegati male… Prima lo Stato uscirà dalla logica
ciclopica delle grandi infrastrutture e si concentrerà sulla manutenzione delle
scuole e delle strade, più facile sarà per noi riavvicinare i cittadini alle
istituzioni. E anche, en passant, creare posti di lavoro più stabili”(maggio
2013). Chi l’ha detto? I cavernicoli del M5S e della Lega che vogliono bloccare
il Tav Torino-Lione e altre grandi opere ciclopiche inutili e costose? No, Matteo
Renzi nel suo libro Oltre la rottamazione: lo stesso che ora difende il Tav
dalle minacce dimaian-salviniane.
“Sui migranti rischiamo l’esplosione per
colpa dell’Unione europea”(16.9.2016). “I numeri dell’immigrazione oggi non
sono sostenibili” (27.6.2017). “Ci dev’essere un numero chiuso di arrivi, non
ci dobbiamo sentire in colpa se non possiamo accogliere tutti… I migranti
aiutiamoli davvero a casa loro… C’è un limite massimo di persone che puoi
accogliere, è impensabile che tu possa accogliere tutti” (7.7.2017). “Noi non
abbiamo il dovere morale dell’accoglienza: sarebbe un disastro etico, politico
e sociale…” (2.9.2917). Chi l’ha detto? I razzisti lepenisti e orbaniani che
han siglato il contratto? No, Matteo Renzi, scavalcando preventivamente a destra
il governo Salvimaio.
“Il rimpatrio non è un tabù. Chi ha diritto
all’accoglienza dev’essere accolto, ma l’Italia non è il Paese dei balocchi…
Occorre trovare una giusta via tra la paura e la superficialità e il cedimento
strutturale al buonismo. Guardo alla sinistra di quest’aula: non possiamo avere
più paura del concetto di rimpatrio” (24.6.2015). Chi l’ha detto? Sempre gli
xenofobi giallo-verdi? No, Matteo Renzi alla Camera, anticipando la linea
Minniti del 2017 che ora ispira il contratto M5S-Lega sui rimpatrii degli
irregolari previsti non solo alla Bossi-Fini, ma anche dalla Turco-Napolitano e
da tutta la giurisprudenza europea.
“Difendiamo l’Europa dall’assalto della
tecnocrazia, dei banchieri e dei burocrati” (5.7.2014). “In Europa non vado a
dire ‘per favore ascoltateci’ col cappello in mano. Non vado a Bruxelles a
farmi spiegare cosa fare” (4.11. 2014). “Se restiamo fermi, prigionieri di
regolamenti e burocrazie, l’Europa è finita” (6.7.2015). “Il centrosinistra,
per cacciare Berlusconi, ha fatto leva anche sull’Europa, permettendole di
entrare in casa nostra… Non accetto che l’Italia sia trattata come una
studentessa indisciplinata da rimettere in riga. È un atteggiamento che fa male
all’Europa, che, da speranza politica, diventa guardiana antipatica”
(9.7.2017). Chi l’ha detto? Un irresponsabile sovranista che vuol farci
cacciare dall’Ue e annetterci alla Russia di Putin? No, Matteo Renzi, lo stesso
che prima levò la bandiera dell’Europa dal suo ufficio a Palazzo Chigi, fra gli
applausi del Front National della Le Pen, poi si coalizzò con “+Europa” e ora
difende la Ue dagli assalti degli antieuropeisti lega-stellati.
“L’Italia ha smesso di crescere quando ha
abbracciato la filosofia, tipicamente europea, del rispetto di parametri”
(28.7.2015). “Basta con i professionisti europei dello zero virgola! Se
vogliono aprire una procedura contro l’Italia, facciano pure: noi andiamo
avanti!” (1.2.2016). “C’è un pregiudizio di alcuni dirigenti europei, come il
presidente dell’Eurogruppo, che alle elezioni ha preso il 5%, nei confronti
dell’Italia: bisogna rendersi conto che di Fiscal Compact e di austerity
l’Europa muore” (10.7.2017). “L’avvento scriteriato del Fiscal compact nel 2012
fa del ritorno agli obiettivi di Maastricht (deficit al 3% per avere una
crescita intorno al 2%) una sorta di manifesto progressista. L’Italia deve
porre il veto all’introduzione del Fiscal compact nei trattati e stabilire un
percorso a lungo termine… via libera al ritorno per almeno 5 anni ai criteri di
Maastricht col deficit al 2,9%. Ciò permetterà al nostro Paese di avere a
disposizione almeno 30 miliardi nei prossimi 5 anni per ridurre la pressione
fiscale e rimodellare le strategie di crescita… Abbiamo bisogno di abbassare le
tasse. Punto” (9.7.2017). Chi l’ha detto? La folle maggioranza Salvimaio che,
per le sue demenziali riforme economiche senza coperture, vuole ridiscutere i
trattati Ue e minaccia di sfondare il Fiscal Compact fino al 2,9% di
deficit-Pil? No, Matteo Renzi, che ora si oppone alle sue idee solo perché
gliele copiano gli altri. Sarà mica diventato un rosicone geloso?
Nessun commento:
Posta un commento