Tratto
da “Perché gli attacchi politici alla
scienza fanno male a tutti” di Barbara Spinelli, pubblicato su «il Fatto
Quotidiano» del 3 di maggio 2020: (…). Renzi non sa quello che dice, quando
denuncia l’abdicazione della politica e paragona il peso esercitato dai virologi
a quello dei magistrati nel ’92-’93 o dei “tecnici” economici nel primo
decennio del 2000. O quando ha la spudoratezza di dire che “nemmeno ai tempi
del terrorismo” le libertà furono a tal punto ristrette. Apparentare la
calamità Covid al terrorismo, o a Mani Pulite, o alla crisi del 2008, denota
un’ignoranza militante massimamente nociva perché impermeabile alla conoscenza
e al distinguo. Per meglio capire la natura di questo conflitto
scienza-politica, vediamo dunque in che consiste il contributo di esperti e
comitati tecnico-scientifici. In primo luogo essi sanno leggere le cifre,
stabilendo quelle determinanti.
"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi

"Il bruco" (2017). Nikon Coolpix P900. Foto macro. Stato larvale della falena diurna "Macroglossum stellatarum" volgarmente detta "sfinge colibrì".
domenica 3 maggio 2020
sabato 2 maggio 2020
Cosedaleggere. 39 «Ci sono molte affinità fra l’ascesa dei fascismi e quanto sta accadendo oggi».
Tratto
da “Joseph Stiglitz: Non sprecate questa
crisi", intervista di Gianrico Carofiglio al premio Nobel Joseph
Stiglitz pubblicata sul settimanale “Robinson” del quotidiano “la Repubblica”
del 1° di maggio 2020:
venerdì 1 maggio 2020
Eventi. 31 1° di Maggio. «Il futuro sarà un disastro a cui non voglio assistere».
“Festeggiamo” – l’ho virgolettato stanti le
condizioni generali del Paese e del mondo intero - oggi il 1°di maggio la
gioiosità del quale è come offuscata dalle plumbee nubi portate dal “coronavirus”.
La data e la circostanza impongono non canti in piazza ma un raccoglimento
personale per i milioni di italiani che al 1° di maggio hanno sempre riservato
una attenzione ed un affetto particolari. Io voglio “festeggiare” questo 1° di
maggio con due “memorie”, la prima accertata e ben documentata, la seconda memoria
dimenticata e ripescata inopinatamente – come per l’incanto di questa occasione
- dalle profondità del mio hard disk e della quale ho potuto accertare la data
del suo “salvataggio” che risale al mercoledì 8 di febbraio dell’anno 2017. Dell’autore
– Michele – non ho conoscenza così come della fonte dalla quale ho tratto la tragicissima
Sua lettera. La prima delle “memorie” risale al 7 di dicembre dell’anno 2014. Si
era al tempo della ignominiosa vicenda di “Mafia capitale”. La “memoria” ha la
firma di Furio Colombo già direttore del quotidiano l’Unità passato poi a “il
Fatto Quotidiano” sul quale è apparsa la “memoria” che ha per titolo “L’Italia un paese salvato dagli operai”:
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