"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi

"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi
"Il bruco" (2017). Nikon Coolpix P900. Foto macro. Stato larvale della falena diurna "Macroglossum stellatarum" volgarmente detta "sfinge colibrì".

giovedì 9 giugno 2016

Scriptamanent. 15 “Voluntary disclosure. Ma cos’è?”.


Ci risiamo. Cosa ci attenderà da questo momento in poi? Ballottaggi, referendum d’ottobre, tutti conditi con le bischerate di un funambolico signore di Rignano d’Arno. Che trova un valido sostegno nell’ineffabile, volpino – nel senso di furbo nonostante tutto - “capo” del Mef. Quel tale che si appresta a illusionismi d’ogni sorta, tessendo l’ordito e la trama della prossima “legge di stabilità”. Poiché viene di già ventilata, dalle austere stanze di quel Ministero, come di sicuro successo, per le esauste finanze pubbliche, la prossima operazione di “rientro” – volgarmente detta “voluntary disclosure” - dei capitali trafugati all’estero da “lor signori”. Ma cosa c’è di veramente “volontario”, in un paese talmente disastrato, se non la sicurezza di ricavarne il massimo del vantaggio da parte dei soliti ed ignoti “furbetti del quartierino”? Il 9 di giugno dell’anno 2014 Massimo Giannini, sul settimanale “A&F”, scriveva un pezzo - “Quello scudo stellare sui capitali rimpatriati” - che è tutto da rileggere oggi. “Scriptamanent”, per i corti di memoria, per l’appunto: Non c'è bisogno di essere iscritti al fantomatico 'partito delle manette', per esigere dal sedicente 'governo del cambiamento' di Renzi una svolta nella lotta alla corruzione. Da Milano a Venezia, il ceto politico e le mosche del capitale danno prova congiunta di bancarotta etica. Rubano tutti. Sindaci insospettabili e governatori impresentabili. Magistrati delle acque e generali delle Fiamme Gialle. Grandi aziende appaltatrici e rampanti finanzieri veneti (…). La verità, purtroppo assai amara, è che al peggio non c'è più fine. E la politica - invece di evocare inutilmente 'l'alto tradimento' dei mazzettari e di rinviare disinvoltamente le misure di contrasto - continua a blandire i mascalzoni. L'ultima conferma arriva dal nuovo testo del decreto legge sul rientro dei capitali all'estero, sul quale il Tesoro sta chiudendo in questi giorni. La nuova versione della cosiddetta 'voluntary disclosure' dovrebbe vedere la luce entro il 20 giugno (dell’anno 2014, s’intende n.d.r.). (…). Saranno esclusi dalla punibilità non solo le omissioni dichiarative, ma anche i reati di frode fiscale, oltre a tutti i reati di falso, dalla scrittura privata al falso pubblico, dalla distruzione di documenti al falso in bilancio. Bene, no? Che c'è di più sano, se non incentivare gli imprenditori a re-investire sulle propria aziende in tempi di carestia industriale e occupazionale? Che c'è di più sensato, se non riportare in Italia i troppi miliardi fuggiti oltre confine e imboscati nei paradisi offshore? Peccato che, ancora una volta, siamo alla logica dei condoni e dei colpi di spugna. Fessi tutti quelli che in questi anni duri hanno comunque cercato di rispettare la legge, e di fare fino in fondo il proprio dovere: chi ha esportato illegalmente capitali, nascondendoli al Fisco, ora li può riportare in chiaro, e non paga dazio a nessuno, né all'Amministrazione Finanziaria né all'autorità giudiziaria. E fessi anche noi, che abbiamo considerato uno scandalo lo Scudo fiscale di Tremonti. Non avevamo ancora visto lo Scudo stellare di Padoan.

Nessun commento:

Posta un commento