"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi

"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi
"Il bruco" (2017). Nikon Coolpix P900. Foto macro. Stato larvale della falena diurna "Macroglossum stellatarum" volgarmente detta "sfinge colibrì".

lunedì 16 maggio 2016

Scriptamanent. 9 “Per un capitalismo sostenibile”.



Da “Per un capitalismo sostenibile” di Giorgio Ruffolo e Stefano Sylos Labini, sul quotidiano la Repubblica del 16 di maggio dell’anno 2013: (…). Nella prima fase che segna l’affermazione del capitalismo industriale, il profitto viene estratto dallo sfruttamento del lavoro. Il conflitto sociale nasce dalla contrapposizione tra gli interessi capitalistici e quelli della democrazia politica: da una parte i rendimenti del capitale, dall’altra i redditi da lavoro sostenuti dal sindacato e promossi dallo sviluppo della democrazia. La composizione tra queste due esigenze è affidata a politiche dei redditi che si esprimono attraverso una distribuzione proporzionale all’aumento della produttività. La libertà nello scambio delle merci è “compensata” da controlli di varia natura sul movimento dei capitali. L’insieme di queste politiche sociali, commerciali e finanziarie permette di promuovere una fase caratterizzata da crescita economica e maggiore eguaglianza: l’età dell’oro (1945-1973). Dopo il primo shock petrolifero, la situazione muta radicalmente: si scatena una controffensiva capitalistica segnata dalla liberazione del movimento dei capitali. Agli inizi degli anni ’80 si verifica dunque una transizione dal capitalismo industriale al capitalismo finanziario mentre il profitto è realizzato sempre più attraverso la mobilità del capitale che assicura rendimenti più elevati. (…). Nel luglio 2012 uno studio di James Henry McKinsey, stimava il patrimonio nascosto dai super-ricchi nei paradisi fiscali in oltre 32mila miliardi di dollari, una cifra equivalente alla somma delle economie degli Stati Uniti e del Giappone. In questa fase, il capitalismo realizza l’obiettivo mancato dal movimento operaio: una vera e propria “internazionale capitalistica” che provoca enormi diseguaglianze tra capitale e lavoro e minaccia di deprimere la domanda. Questa minaccia viene fronteggiata con un indebitamento sistematico che dà luogo a una “grande sbornia” del credito: una vera e propria inflazione finanziaria. L’indebitamento delle famiglie e delle imprese che ne risulta viene sistematicamente rinnovato così da rendere il nuovo capitalismo finanziario un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai. Una scommessa chiaramente insostenibile eppure incentivata dai governi e avallata dalle agenzie di rating contro ogni logica. Ma le onde del debito che si accavallano l’una sull’altra, prima o poi si infrangono sulla riva. È il momento della crisi. L’immensa liquidità creata dalle banche e dagli altri intermediari finanziari si essicca di colpo. La liquidità sparisce. Le banche cessano dal farsi credito tra di loro. Ma i debiti restano e devono essere pagati. Per salvare il capitalismo dal collasso vengono mobilitate risorse pubbliche di una portata mai vista nella storia contemporanea. (…). L’intervento dello Stato ha privilegiato il salvataggio delle banche mentre è stato molto debole sul lato della crescita. E così che i governi sono “puniti” per i loro disavanzi dalle agenzie di rating e riducono le spese sociali addossando i costi della crisi ai ceti più deboli. (…). Oggi sarebbe quanto mai necessario un nuovo compromesso storico tra il capitalismo e la democrazia, del tipo di quello che contraddistinse, alla fine della Seconda guerra mondiale, l’età dell’oro. Abbandonare il capitalismo finanziario sregolato per tornare a un capitalismo governato. (…). Ridurre i divari nella distribuzione della ricchezza non solo perché diseguaglianze troppo marcate sono moralmente inaccettabili ma perché costituiscono un freno allo sviluppo dell’economia. Uno sviluppo economico sostenibile si deve fondare su investimenti, crescita della produttività e dei salari reali. Per questo la politica dei redditi deve ritornare al centro della politica economica.

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