"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi

"Il bruco (2017)". Foto di Aldo Ettore Quagliozzi
"Il bruco" (2017). Nikon Coolpix P900. Foto macro. Stato larvale della falena diurna "Macroglossum stellatarum" volgarmente detta "sfinge colibrì".

lunedì 9 maggio 2016

Paginatre. 35 “Umberto Eco e la scoperta dell'America”.



Da “La scoperta dell’America” di Umberto Eco (1968), tratto da “Diario minimo”, prima edizione Oscar narrativa Mondadori (ottobre 1988), pagg. 130-137: Telmon. - Buonasera. Sono le ore 19 dell'11 ottobre 1492 e iniziamo il nostro collegamento in diretta con la nave ammiraglia della spedizione Colombo che entro le ore sette di domattina, 12 ottobre 1492, dovrebbe portare il primo talattonauta europeo a porre il piede su una terra nuova, un nuovo pianeta, se mi è permessa la metafora, quella Terra Incognita vagheggiata da tanti astronomi, geografi, cartografi e viaggiatori, che alcuni dicono essere le Indie, raggiunte da Ponente anziché da Levante, e altri suggeriscono essere addirittura un nuovo continente, enorme e inesplorato. Da questo momento la Radiotelevisione si manterrà in collegamento permanente per 25 ore consecutive. Saremo collegati sia con la telecamera posta sulla ammiraglia, la Santa Maria, sia con la stazione delle Canarie, nonché col centro televisivo sforzesco di Milano, l'università di Salamanca, l'università di Wittenberg. Al mio fianco ho il professor Leonardo da Vinci, un eminente scienziato e futurologo che ci fornirà via via le spiegazioni necessarie per comprendere i particolari tecnici di questa straordinaria impresa. A te Stagno -.
Stagno. - Come sapete non si potrà avere un collegamento video se non al momento dello sbarco. La telecamera è stata fissata alla polena di prua della caravella ma l'antenna, posta sulla coffa dell'albero maestro, non potrà entrare in azione che quando il gabbiere avrà terminato l'avvistamento e le vele saranno raccolte. A che punto è l'epico viaggio delle tre caravelle? È col cuore sospeso che seguiamo la più grande impresa della storia dell'uomo, l'inizio di un'era nuova che già qualcuno ha proposto di chiamare Evo Moderno. L'uomo esce dal Medio Evo e compie un nuovo passo nella propria evoluzione spirituale. La stessa nostra emozione pervade evidentemente anche i tecnici di Capo Canarie... Ma a questo proposito vorremmo sentire Ruggiero Orlando, che ha appositamente lasciato Montecitorio per venire a fare questa storica telecronaca. A te Orlando, mi senti? -.
Orlando. - Sì? Ti sento. Mi senti?-.
Stagno. - Ruggiero?-.
Orlando. - Sì? Mi senti?-.
Stagno. - Mi senti Ruggiero?-.
Orlando. - Come dicevo, appunto ti sento. Momenti di tensione qui a Capo Canarie. La posizione delle tre galeazze di Cristoforo Colombo...-.
Stagno. - Scusa Orlando, mi pare che non siano galeazze...-.
Orlando. - ... Un momento... qui dicono... c'è un rumore infernale al centro di controllo, sono trecento carmelitani scalzi che stanno dicendo contemporaneamente trecento messe solenni per propiziare il viaggio... ecco, ecco, non galeazze infatti, bensì sciabecchi. Sciabecchi! Lo sciabecco è una tipica imbarcazione...-.
Stagno. - Scusa Ruggiero, qui in audio sento dire "caravelle"...-.
Orlando. - Come? Non si sente... qui c'è una grande confusione... Ah, ecco, in effetti come dicevo si tratta di tre caravelle, la Nina, la Pent... no... la Pinta e la Santa Radegonda...-.
Stagno. - Scusa Ruggiero, qui c'è il comunicato Ansa che dice Santa Maria...-.
Orlando. - In effetti, qualcuno anche qui mi suggerisce Santa Maria, ci sono due tesi in proposito... La caravella, in ogni caso, è una tipica imbarcazione di cui qui mi sono fatto fare il modellino... L'abito che indosso è la divisa da mozzo della marina spagnola... le caravelle...-.
Telmon. - Scusa, Ruggiero, se ti interrompo, ma qui abbiamo il professor Vinci che potrà dirci qualcosa sulle caravelle dal punto di vista della propulsione...-.
Leonardo. - icvf ha davcid co cocodpf H cpa...-.
Telmon. - Un momento, sala controllo di via Teulada... Il prof. Vinci ha la strana abitudine di parlare da destra a sinistra, bisognerebbe fare una inversione dell'ampex; vi ricordate che proprio per questo motivo avevamo predisposto uno scarto di nove secondi tra la ripresa effettiva e la messa in onda. Pronto? Ampex, mi sentite? Bene via!-.
Leonardo.-  Havvi un grande augello che porta nome...-. 
Telmon. - Scusi, professor Vinci... Abbiamo di fronte a noi venti milioni di telespettatori... Forse sarebbe opportuno esprimersi in modo più dimesso...-.
Leonardo. - Va bene, mi scusi. Ecco, la caravella sfrutta il sistema di propulsione detto "wind and veil" e si mantiene a galla secondo il principio di Archimede per cui un corpo immerso in un liquido riceve una spinta verso l'alto pari al peso del volume d'acqua spostato. La vela, elemento fondamentale della propulsione, si articola lungo tre antenne, maestro, mezzana e trinchetto. Una funzione particolare ha il bompresso, su cui si innervano fiocco e controfiocco, mentre il pappafico e la randa hanno funzione di orientamento -.
Telmon. - Ma la talattonave parte e arriva integra o durante il tragitto si distaccano alcuni stadi?-.
Leonardo. - Le dirò: c'è un processo di depauperazione della talattonave detto abitualmente "kill and drawn". Quando cioè un marinaio si comporta scorrettamente con l'ammiraglio riceve un colpo in testa e viene gettato in mare. È il momento dello "mutiny show-down". Nel caso della Santa Maria ci sono state tre fasi di "kill and drawn che sono esattamente quelli che hanno permesso all'ammiraglio Colombo di riprendere il controllo della talattonave con quello che potremmo definire un comando manuale o manesco... In questi casi l'ammiraglio deve stare molto attento e intervenire al momento esatto...-.
Telmon. - Altrimenti perde il controllo dello scafo, comprendo. E mi dica, quale è la funzione tecnica del mozzo?-.
Leonardo. - Importantissima. È detta una funzione di "feeding back". Per il pubblico potremmo tradurre "valvola di scarico". È un problema tecnico di cui mi sono occupato a lungo e se vuole le mostro alcuni miei disegni anatomici...-.
Telmon. - Grazie, professor Vinci. Ma mi pare che sia giunto il momento di collegarci con lo studio di Salamanca. A te Bongiorno!-.
Bongiorno. - Allegria! Eccoci qui nello studio di Salamanca 1, per intervistare alcuni cervelloni che si dice oggi vadano per la maggiore. Rivolgiamo ora una domanda al Magnifico Rettore dell'università di Salamanca – prego, stia nel punto segnato col gesso. Ci dica, signor Rettore di Salamanca, cosa dovrebbe essere questa America di cui si parla tanto?-.
Rettore. - Fumo, ecco cos'è, fumo!-.
Bongiorno. - Mi scusi, signor Rettore di Salamanca, ma qui gli esperti hanno scritto... “con...continente"...-.
Rettore. - No, no, guardi, mi dispiace per i suoi esperti. Io avevo fissato come testo base l'Almagesto di Tolomeo. Controlli e vedrà che le possibilità di trovare qualcosa sono minime. L'ammiraglio Colombo presume di poter "buscar el levante por el ponente", ma il progetto è destituito di qualsiasi fondamento. Non è infatti ignoto ai più che la Terra finisce oltre le colonne d'Ercole e che la sopravvivenza delle tre caravelle dopo questo limite è effetto di una semplice illusione televisiva dovuta a intervento demoniaco. Il caso Colombo è chiaro risultato della debolezza delle autorità competenti verso la contestazione studentesca e al proposito sto preparando appunto un libro per l'editore Rusconi. D'altra parte, se anche il viaggio fosse possibile, verrebbe a mancare alle talattonavi autonomia sufficiente, a causa di una carenza di combustibile angelico. Vede, come insegnano vari concilii, il problema è di sapere quanti angeli possano stare sulla cima di un ago, ma negli atti conciliari non vi è traccia dell'idea che gli angeli possano stare sulla cima di un albero di trinchetto. Questi sarebbero piuttosto fuochi di sant'Elmo, e dunque manifestazioni diaboliche inadatte a spingere una caravella verso una terra promessa o incognita che dir si voglia -.
Bongiorno. - Certo queste sono cose molto complicate e io proprio non saprei cosa dirle. Vedremo cosa decidono i nostri esperti, e buona fortuna con Rischiatutto! Sentiamo ora invece un esperto molto importante che oggi va per la maggiore, il Decano della Reale Società Cartografica del Portogallo. Ci dica, signor Decano della Reale Società Cartografica del Portogallo, lei crede che Colombo stia veramente navigando verso le Indie?-.
Decano. - Il problema non è facile e il torto di Colombo è di volervi rispondere per via empirica anziché procedere a una definizione del problema per essenza. Vede, non sunt multiplicanda entia sine necessitate, e questo ci indurrebbe a postulare l'esistenza di una e una sola India. In tal caso Colombo dovrebbe approdare da levante sulla punta estrema della terra asiatica, e precisamente alla foce del fiume Ussuri. Se così fosse la spedizione non avrebbe alcun interesse, data la totale irrilevanza politica e geografica di questo lembo di terra. Oppure potrebbe approdare al lembo est dell'isola di Gipango, nel qual caso l'economia mediterranea potrebbe subire un fiero contraccolpo negativo. Essendo maliziosa specialità di quelle genti l'imitare in forma transistorizzata le invenzioni meccaniche altrui, il mercato delle repubbliche marinare verrebbe invaso da migliaia di caravelle perfettamente imitate e a prezzi inferiori. Si avrebbe in tal caso il crollo economico della repubblica di Venezia, a meno che le autorità dogali non prevedano la costruzione di nuovi cantieri a Porto Marghera, però con conseguenze disastrose per l'equilibrio lagunare...-.
Bongiorno. - Capisco. Ma abbiamo qui anche il Decano della Facoltà di Diritto di Granada, il quale ci dirà qualcosa sulle conseguenze giuridiche di questa scoperta. Molte persone si domandano a chi apparterranno le nuove terre. A chi apparterrà la parte di oceano attraversata da Colombo?-.
Decano. - Il problema di diritto internazionale è assai grave. Anzitutto abbiamo il problema di una spartizione tra Spagna e Portogallo e non credo di anticipare sui tempi dicendo che dovremo convocare una conferenza, che so, a Tordesillas, per tracciare una ideale linea di demarcazione tra le sfere di influenza...-.
Elio Sparano. - Scusa, Bongiorno... Qui lo studio sforzesco di Milano. C'è qui un gruppo di eminenti giuristi milanesi che non sono d'accordo. Sostengono che il problema è assurdo. Di questo passo, dato che bisogna anche tener conto di un'altra potenza marinara, l'Inghilterra, si arriverebbe a pensare che un giorno le nuove terre sarebbero divise tra sfere di influenza anglosassone, spagnola e portoghese... Questa è fantascienza! C'era il prof. Trimarchi che voleva dire qualcosa in proposito. Professore! Dov'è? Un momento. Pronto? Ah, mi dicono che il professore è rimasto bloccato all'università da un banale incidente. Bene, passo la linea allo studio di Wittenberg. A te Pippo Baudo -.
Baudo. - Qui lo studio di Wittenberg. Vorremmo rivolgere una questione a un giovane ma agguerrito teologo agostiniano, di Wittenberg, una delle speranze della nostra Santa Chiesa Cattolica. Ci dica, dottor Lutero, crede che questo sbarco costituisca una vera e duratura rivoluzione per la storia dell'uomo?-.
Lutero. - Sa, non ci sono solo le rivoluzioni tecnologiche. Ci sono le riforme interiori che possono avere esiti ben più grandi, e drammatici, ed esaltanti...-.
Baudo. - Molto brillante... Ma non vorrà dire che potranno in futuro verificarsi riforme interiori che facciano più rumore di questo grande fatto scientifico...-.
Lutero. - Non creda, non creda...-.
Baudo. - Ah ah! Molto sibillino. Ma sa, scherzando naturalmente, io invece sono disposto a crederci. Il mio motto è «credi fermamente e pecca fortemente!» Ah ah!-.
Lutero. - Bella frase. Bisogna che me la annoti -.
Stagno. - Un momento, scusate. Ci arrivano delle voci via audio... Pare che la terra sia stata avvistata... Ecco, si sente distintamente: gridano «Terra terra!». Senti anche tu, Orlando?-.
Orlando. - Veramente qui non si sente niente. Un momento che chiedo informazioni alla stazione delle Azzorre...-.
Stagno. - Ecco, è stata effettivamente avvistata la terra... La nave attracca... Sono sbarcati!!! Oggi dodici ottobre 1492 l'uomo ha messo piede per la prima volta nel Nuovo Mondo. Orlando, che dicono laggiù?-.
Orlando. - Dunque... Pare dalle ultime notizie che lo sbarco sia stato rimandato di un mese e che la terra avvistata fossero le isole Lipari...-.
Stagno. - Eh no, Orlando. Ho sentito distintamente!-.
Telmon. - Pronto?? Sì? Ecco. Hanno ragione sia Stagno che Orlando. La nave ha effettivamente gettato l'ancora come diceva Stagno, ma non si tratta ancora della terraferma bensì di San Salvador. Un'isoletta nell'arcipelago detto dei Caraibi, che qualche geografo ha anche deciso di denominare Mare della Tranquillità. Ma ecco che entra in azione la telecamera posta sulla polena dell'ammiraglia. Ecco che Cristoforo Colombo pone piede sulla spiaggia per piantare il vessillo di Sua Maestà Cattolica! Lo spettacolo è grandioso. Tra i palmizi una folla di individui piumati si fa incontro ai talattonauti. Ecco che stiamo per ascoltare le prime parole pronunciate dall'uomo nel Nuovo Mondo. Le sta per dire un marinaio che precede il gruppo, il nostromo Baciccin Parodi...-.
Parodi. - Belin ammiraglio, ma sono nude!-.
Stagno. - Come ha detto, Orlando?-.
Orlando. - Non si è sentito bene, ma non erano queste le parole concordate. Qualcuno mi suggerisce qui che deve trattarsi di un fenomeno di intercettazione delle comunicazioni. Pare che accada sovente nel Nuovo Mondo. Ma ecco!... L'Ammiraglio Colombo sta per parlare!-.
Colombo. - È un piccolo passo per un marinaio ma è un grande passo per Sua Maestà Cattolica... Belin, ma che cosa hanno al collo? Belandi figieu! Ma quello è oro! Oro!-.
Orlando. - Lo spettacolo che ci invia la telecamera è veramente grandioso! I marinai si stanno lanciando verso gli indigeni con ampi balzi, balzi enormi, i primi balzi dell'uomo nel Nuovo Mondo... Stanno raccogliendo dal collo degli indigeni i campioni del minerale del Nuovo Mondo e li mettono in grandi sacchi di plastica... Ora anche gli indigeni fanno ampi balzi cercando di sfuggire, la mancanza di gravità li farebbe volare via se i marinai non li assicurassero a terra con pesanti catene... Ora gli indigeni sono tutti incolonnati in modo civile e ordinato mentre i marinai si avviano verso le navi coi pesanti sacchi pieni del minerale locale. Sono sacchi pesantissimi ed è costato molta fatica sia a raccoglierli che a portarli...-.
Stagno. - È il fardello dell'uomo bianco! Uno spettacolo che non dimenticheremo mai. Il vicepresidente De Feo ha già inviato un telegramma di felicitazioni. Oggi inizia una nuova fase della civiltà!-.

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